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7 Marzo

Oggi, ma nel 1963, a Napoli, in via Guglielmo Marconi, nel quartiere di Fuorigrotta, il presidente del consiglio dei ministri Amintore Fanfani, democristiano, inaugurava lo studio di produzione partenopea della Rai, presieduta dallo scrittore Novello Papafava. La struttura (nella foto, l'esterno dell'edificio nel particolare di una immagine del 1966), di proprietà della televisione di Stato, che sviluppava 1227 metri quadrati di superficie e impiegava 370 dipendenti, si sommava alle sedi strategiche di Roma, Milano e Torino, la prima operativa a livello nazionale. I lavori di realizzazione erano iniziati nel 1958. Fiore all'occhiello del fabbricato sarà l'auditorium Domenico Scarlatti, con la sua acustica progettata per ospitare esibizioni musicali di massimo livello internazionale da trasmettere sul piccolo schermo. Tutto il centro di produzione televisivo aveva, fin dall'inizio, una inclinazione alla realizzazione di trasmissioni canore. Dal 2003, infatti, dopo un laborioso processo di raccolta dei brani, oltre 40mila, il palazzo sarà anche sede dell'archivio storico della canzone napoletana. Tra le trasmissioni più popolari girate nella sede di via Marconi 9, dal 21 ottobre 1996, data della messa in onda della prima puntata, risulterà la fiction tv "Un posto al sole", del regista Bruno De Paola, che sarà destinata a caratterizzare il palinsesto di Rai 3.

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