#TODAY

8 Dicembre

Oggi, ma nel 2014, a Policoro, in provincia di Matera, al PalaErcole, durante il concerto di beneficenza nella "sua" Basilicata, un infarto stroncava Giuseppe "Pino" Mango, a 60 anni. Stava cantando Oro, del 1986, dell'album Odissea, uno dei suoi brani più noti. Nell'accasciarsi per il dolore al petto (nella foto, seduto alla tastiera, mentre gli venivano prestati i primi soccorsi dai suoi collaboratori), prima di spegnersi, chiedeva scusa al pubblico per l'interruzione forzata dello spettacolo. Il giorno successivo morirà anche il fratello maggiore del cantautore lucano, Giovanni, di 75 anni, ugualmente per collasso cardiaco dopo il malore avvertito durante la veglia funebre. L'autore di Mediterraneo lasciava la moglie Laura Bortolotti, in arte Laura Valente, milanese del 1963, voce del gruppo pop Matia bazar dal 1990 al 1998 dopo Antonella Ruggiero, compagna dal 1985 e sposata nel 2004. Con lei aveva avuto due figli: Filippo nel 1995 e Angelina nel 2004. Pino Mango aveva esordito con il primo album nel 1976, La mia ragazza è un gran caldo, per Rca. Nell'edizione del 1985 aveva fatto registrare la sua prima partecipazione al Festival canoro di Sanremo, portando in gara, tra le nuove proposte, il pezzo Il viaggio, che aveva riscosso il premio della critica. L'ultimo album, di cover, era proprio del 2014, L'amore è invisibile, per la Sony. Aveva dedicato alla sua cittadina natale, Lagonegro, in provincia di Potenza, Come Monnalisa, del 1990, contenuta nell'album Sirtaki, riprendendo nel testo la presunta teoria -diffusa dallo scrittore russo Dimitrij Merezkowskij nel libro La caduta degli dei. Il romanzo di Leonardo da Vinci, del 1900- secondo la quale Lisa de' Gherardini, Monna Lisa, moglie del mercante Francesco del Giocondo, quindi l'enigmatica Gioconda ritratta da Leonardo, sarebbe defunta proprio a Lagonegro, nel 1506, per un'infezione contratta durante il viaggio in Calabria al seguito del consorte.

@RIPRODUZIONE RISERVATA