Accertamenti su Tasi e Tari ufficio aperto un altro mese 

Ortona. L’ufficio finanziario del Comune dà la proroga ai controlli sulla tassa 2014 Quasi 5mila le cartelle da rivedere, alcune sono state annullate e altre rettificate

ORTONA. Ci sarà un altro mese di tempo a disposizione dei cittadini per chiarire la propria posizione in merito agli accertamenti Tasi-Tari che le famiglie ortonesi hanno ricevuto nelle ultime settimane del 2019 e che hanno creato non pochi disagi essendo parte di questi errati. L’ufficio dei servizi finanziari ha comunicato che è stato prorogato di un ulteriore periodo di 30 giorni, l’esame e le eventuali correzioni degli avvisi inviati nei mesi di novembre e dicembre scorsi. La proroga è stata concordata per consentire ai cittadini di effettuare i relativi riscontri con i dati in possesso della banca dati del Comune e che, grazie alle correzioni in corso in questi giorni, verrà adeguatamente integrata.
Come noto gli accertamenti hanno riguardato il tributo per i servizi indivisibili introdotto nel 2014 dalla legge di stabilità e riferito alle abitazioni, fabbricati e terreni edificabili, e la tassa sulla raccolta dei rifiuti urbani. Negli avvisi era già previsto un termine di 60 giorni per l’esame e l’eventuale correzione degli stessi che, nell’ottica di agevolare quanto più possibile gli utenti e ridurre al minimo i disagi, è stato ulteriormente allungato di 30 giorni.
Davanti agli uffici continua ad esserci il viavai di coloro che chiedono una verifica di quanto dovuto. A tal proposito si ricorda che per l’accertamento Tari è opportuno chiamare ai numeri 800 085 899 e 345 612 5583 per fissare l’appuntamento presso l’ufficio competente, mentre per l’accertamento Tasi lo sportello relativo è quello della Soget nella sede municipale di corso Matteotti.
Sono 4.940 gli accertamenti relativi, 1.119 per la tassa sui rifiuti. I dati aggiornati al periodo natalizio parlavano di circa 1.200 avvisi Tasi ricontrollati di cui 178 annullati e 50 rettificati. Per la Tari invece erano 320 quelli riesaminati, 70 rettificati e 40 annullati. Questi sono stati i numeri forniti dall’assessore al bilancio, Marcello Di Bartolomeo. A giorni, però, dovrebbe esserci un nuovo aggiornamento statistico.
Recentemente i consiglieri di minoranza Giorgio Marchegiano ed Emore Cauti hanno espresso delusione dopo che la loro proposta di annullare d’ufficio gli accertamenti infondati non si è concretizzata. «Il nostro invito è stato ignorato», hanno detto. «Nonostante il numero di casi di accertamenti infondati o da rettificare sia risultato imponente, per porre rimedio a questo caos centinaia di famiglie continuano ad essere costrette a rivolgersi a professionisti esterni o a recarsi negli uffici del Comune, spendendo tempo e denaro preziosi».
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