Al Vico aule strette e affollate

La preside Politi: il riscaldamento funziona, il problema è la sicurezza

CHIETI. «I tagli ledono il diritto allo studio: cerchiamo di dare il massimo, ma a volte sembra di lottare contro i mulini a vento. La scuola pubblica viene attaccata di continuo, ma nonostante tutto tiriamo avanti». È duro lo sfogo di Pina Politi, dirigente del liceo classico Vico e dell’artistico Nicola da Guardiagrele. Qui il riscaldamento funziona a dovere, ma il problema più grave è la sicurezza degli edifici scolastici. «Qualcosa è stato fatto», spiega Politi, «ma serve un intervento sostanziale e radicale per cui non ci sono i fondi». Al classico le aule sono troppo piccole per ospitare tutti gli alunni e risultano sempre troppo affollate. Non va meglio nello spazio adibito a palestra, che di palestra ha ben poco: «Alcune attrezzature pericolose sono state rimosse», racconta la preside, «ma non c’è manutenzione: basti pensare che sono stati i ragazzi a ritinteggiare durante l’autogestione dell’anno scorso. Le pareti delle aule, invece, non vengono imbiancate da anni».

E adesso mancano anche i fondi per coprire le assenze dei docenti: si rischia di «non poter garantire più il minimo curriculare». Non va meglio all’artistico, dove un’ala è transennata dal terremoto del 6 aprile 2009 e alcuni cornicioni pericolanti sono stati sistemati appena qualche giorno fa. Mancano persino argento, colori e cavalletti per i laboratori: «Gli studenti», commenta Politi, «non possono sperimentare come dovrebbero quello che studiano». (f.r.)

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