“Avanti Vasto” incalza Menna: «Possibili altre alleanze nel 2026» 

Dopo il rimpasto di giunta, la lista civica chiede al sindaco progetti chiari per le prossime comunali Molino, Di Stefano e Rampa: «Da subito un confronto serio, se ne faccia carico il Partito democratico»

VASTO. «Nessuna forza politica o lista civica può considerarsi determinante, si vince lavorando insieme su progetti e visioni condivisi»: è un chiaro messaggio politico quello che Avanti Vasto, compagine di matrice socialista rappresentata in giunta dall’assessore Gabriele Barisano, manda agli alleati di maggioranza. L’occasione è il rimpasto di deleghe deciso dal sindaco Francesco Menna dopo l’azzeramento della giunta motivato dalla necessità «di ridare slancio all’azione amministrativa». Mentre Sviluppo e Futuro per Vasto, lista di riferimento della vice sindaca Licia Fioravante, e Sinistra per Vasto rappresentata dall’assessore Paola Cianci, esprimono soddisfazione per la ridistribuzione delle deleghe, Avanti Vasto alza il tiro e proietta la coalizione verso le elezioni comunali del 2026.
Menna, dopo il suo secondo mandato, non potrà ricandidarsi. Da qui la necessità di delineare un percorso che porti alla individuazione del candidato sindaco del centrosinistra. «Solo con la continuazione dell’impegno iniziato ormai da oltre otto anni, potremmo presentarci alla città con la possibilità di continuare ad amministrare Vasto», rimarcano i consiglieri Maria Molino e Nicola Di Stefano, con il coordinatore cittadino della lista Luigi Rampa, «il sindaco, garante dell’unità della attuale coalizione, ha il compito di traghettare il centrosinistra storico e vincente dal 2006, nella nuova competizione elettorale. Il 2026 non è lontano: abbiamo il dovere di arrivare all’appuntamento elettorale con le idee chiare e con progetti coerenti con la storia politica delle amministrazioni di centrosinistra. Menna non potrà più essere il sindaco, come ha ricordato in conferenza stampa. A lui il compito e la responsabilità di agevolare il percorso politico che ci porterà ad amministrare la città oltre il 2026».
E qui arriva il passaggio chiave: «Non bisogna illudersi che basti confermare l’attuale perimetro di alleanze. Le future alleanze, possono essere anche diverse dalle attuali», proseguono Molino, Di Stefano e Rampa, «nessuna forza politica o lista civica, può considerarsi determinante, si vince lavorando insieme su progetti e visioni condivisi. Noi siamo convinti che ci sono, nella società civile, e probabilmente anche all’interno delle attuali minoranze, persone, gruppi e associazioni con cui va riaperto un dialogo politico. Per questo siamo disponibili, nonostante una nostra chiara idea sul profilo del futuro candidato sindaco, ad aprire da subito un confronto serio e proficuo per arrivare pronti all’appuntamento amministrativo. Rivolgiamo a tutte le forze politiche, ma soprattutto al Pd, un appello a farsi carico della costruzione di un nuovo progetto politico».
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