Bar della stazione, rubati soldi e sigarette 

Ladro in azione dopo avere preso a calci una porta. Danni per 4mila euro, il malvivente ha anche mangiato una brioche

LANCIANO. Furto di soldi e sigarette al Bar della stazione, in pieno centro. Il ladro ha agito di notte forzando, a suon di calci, la porta di uscita del locale di piazza Dellarciprete, che dà sull'area dei binari della ferrovia di proprietà della Tua spa. A scoprire il furto è stato lo storico titolare, Nino Ranni, all'apertura poco prima delle 4. «Alle 3.45 mio padre è venuto ad aprire il locale come fa di solito e si è accorto del furto», racconta il figlio Alessandro, che poco dopo ha raggiunto il genitore, «sono bastati due-tre calci per forzare la porta dalla parte esterna, quella che ridà sui binari della ferrovia. Una volta dentro hanno rubato sigarette, cartine e filtri, circa 300 euro in monete e 200 euro in pezzi da 5, 10 e 20 euro che metto da parte in cassa per lavorare la mattina. Devo ancora quantificare bene il valore della refurtiva, ma credo si aggiri sui quattromila euro».
Il ladro, forse affamato, ha anche mangiato una merendina “buondì Motta”, lasciando la carta in giro. In 37 anni di attività, questo è il tredicesimo furto subito dalla famiglia Ranni. Fatto strano è che, nella stessa notte, qualcuno ha “visitato” anche il vicino dopolavoro Sangritana, che si trova due porte dopo quella del bar. «Era successo già tre giorni prima», spiega Alessandro Ranni, «ho notato la porta forzata e ho chiamato l'addetto di Tua che l'ha riparata. Non gli avevamo dato peso, poiché non era stato rubato il televisore né altro. Stamattina (ieri per chi legge, ndc) non me ne sono accorto subito, ma poi ho fatto un giro all'esterno e ho visto di nuovo la porta del dopolavoro forzata: questa volta qualcuno è entrato, si è allungato sul divano e ha usato anche il bagno. E poi è venuto da noi al bar, forzando la porta a calci. Si vedono bene le impronte delle scarpe».
Anche questa volta dal dopolavoro non è stato portato via nulla, a differenza del bar. Sul furto indagano i carabinieri di Lanciano, coordinati dal tenente Giuseppe Nestola. Come primo passo, i militari acquisiranno le immagini della videosorveglianza presente nell'area dell'ex Sangritana. Dopo l'aggressione di due anni fa al giovane Giuseppe Pio D'Astolfo, colpito dietro l'ex stazione da un pugno durante la movida notturna e finito in coma, e le conseguenti prescrizioni del prefetto di Chieti, la Tua è corsa ai ripari chiudendo tutti gli accessi con le recinzioni e potenziando illuminazione e telecamere, anche se non tutte sarebbero funzionanti. «Andrò a fare denuncia con la speranza che dalle immagini della videosorveglianza si veda qualcosa», conclude Ranni, «il ladro è arrivato per forza dall'area dei binari. A Lanciano si delinque con troppa facilità, c'è bisogno di maggiore sicurezza».
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