Boom di casi, assunti altri medici La Asl: «Tracceranno i contatti» 

L’azienda sanitaria: «Servono urgentemente forze aggiuntive per il Dipartimento di prevenzione» Specializzandi e neo laureati hanno tempo fino a oggi per presentare le candidature via internet

CHIETI. Dopo il boom di contagi Covid, la Asl cerca con urgenza laureati in medicina e chirurgia da impiegare nel Dipartimento prevenzione soprattutto nel tracciamento dei contagi. L’avviso scade nella giornata di oggi. È rivolto a «medici specializzandi in discipline varie, iscritti all’ultimo e penultimo anno di corso», e a «medici laureati specialisti in discipline varie che non abbiano in essere altri rapporti di lavoro e che non versino in situazioni di quiescenza e di incompatibilità».
L’escalation dei contagi ha costretto la Asl a correre ai ripari pubblicando un bando lampo alla ricerca di persone che possano lavorare nel cosiddetto “contact tracing”, il tracciamento dei contagi, particolarmente importante per impedire la circolazione del virus. Tra le righe del bando si legge tutta l’urgenza con cui la Asl ha deciso di emanare questo provvedimento: «Stanti le esigenze straordinarie e urgenti derivanti dalla recrudescenza del fenomeno pandemico Covid», c’è scritto nell’avviso, «al fine di supportare il Dipartimento prevenzione», che ha sede a Vasto, l’azienda sanitaria chiede a chi ha i requisiti per candidarsi di farsi avanti inviando una mail di posta certificata all’indirizzo concorsi@pec.asl2abruzzo.it. Le candidature vanno presentate esclusivamente per via telematica, inviando l’apposito modulo riempito e allegando curriculum e copia di un documento d’identità. I candidati dovranno anche sostenere un colloquio.
«In considerazione dell’urgenza», si legge ancora, «di provvedere al conferimento degli incarichi, saranno prese in considerazione solo le candidature con disponibilità all’immediato inizio della prestazione lavorativa». Il compenso ammonta a 30,21 euro l’ora per gli specializzandi e a 50 euro l’ora per gli specialisti. Il Dipartimento prevenzione della Asl, diretto da Giuseppe Torzi, sta facendo molta fatica a rintracciare la catena dei contagi delle ultime settimane. I contagi corrono soprattutto all'interno del mondo della scuola, particolarmente sotto controllo. A Chieti c’è anche una delle scuole “sentinelle”: tutte le scuole dell’Istituto comprensivo 3 fanno parte del progetto regionale che, per capire l’andamento del contagio, prevede un monitoraggio continuo degli alunni attraverso tamponi salivari ripetuti ogni due settimane.
Nell’arco dell’ultima settimana di novembre, in provincia di Chieti, i contagi sono addirittura quadruplicati rispetto alla settimana prima. Nella penultima settimana del mese, sul territorio della provincia teatina, si erano attestati a 33 (di cui 31 alunni e 2 docenti); mentre nell’ultima settimana di novembre erano improvvisamente balzati a 131 (di cui 124 alunni, 6 docenti e un dipendente scolastico). Sino a domenica scorsa, su tutto il territorio provinciale si contavano 34 classi in quarantena. Diversi sindaci hanno deciso di prendere iniziative per arginare l’emergenza sanitaria. Da domani a Chieti entra in vigore l’obbligo delle mascherine anche all’aperto. Il sindaco di Chieti ha deciso di adottare l’obbligo della mascherina all’aperto fino alla fine del mese, anche a seguito della lettera del prefetto Armando Forgione inviata a tutti i sindaci della provincia. Un provvedimento di questo tipo era già stato preso dal sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, sulla stessa linea c'è ora anche il sindaco di Ortona Leo Castiglione che ha firmato un’ordinanza che resterà in vigore fino al 9 gennaio. L’unica nota positiva in relazione all’emergenza è che l’ospedalizzazione non è ancora preoccupante. I ricoveri legati al Covid salgono, ma al momento in maniera non ancora preoccupante.
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