Boom di vendite di bici, il bonus cultura funziona 

Miscia: 23 negozi di libri, musica, antiquariato, viaggi hanno aderito al progetto  Buoni sconto fino a 300 euro per i cittadini. Le domande entro il 26 ottobre

LANCIANO. Ben 23 attività commerciali aderenti all’iniziativa, oltre 40 cittadini che hanno fatto domanda e 9 mila euro già erogati. Sono i primi numeri di “Bellezza in bicicletta” la misura di sostegno a favore delle attività turistico e culturali cittadine rimaste chiuse durante il lockdown, che la giunta Pupillo ha lanciato 10 giorni fa investendo 25mila euro di fondi del proprio bilancio.
Scadute ieri le domande per l’accreditamento delle attività commerciali che accettano il bonus, con ben 23 esercenti di librerie, cinema, antiquari, cartolibrerie, negozi di musica aderenti, vanno avanti le domande dei cittadini fino al 26 ottobre. Per chiedere il bonus cultura bisogna risiedere a Lanciano, aver acquistato o stare per acquistare una bici (il periodo della spesa è 4 maggio-15 ottobre), fare domanda al Comune allegando la ricevuta o la fattura della due ruote presa. Il Comune farà le verifiche e darà al cittadino un buono pari al 30% della spesa sostenuta, fino ad un massimo di 300 euro da usare entro il 30 novembre nelle attività turistiche e culturali che ora si sono accreditate. L’elenco completo dei negozi (hanno aderito anche il cinema e il teatro Fenaroli), è sul sito del Comune ma sarà facile riconoscerli perché avranno un bollino colorato sulle vetrine. «L’adesione delle attività, le tante domande dei cittadini in pochi giorni», dice l’assessore alla cultura e turismo Marusca Miscia, «ci fanno capire che la misura era attesa. Abbiamo raccolto le istanze di residenti e associazioni, cambiato i programmi con una variazione di bilancio ad hoc con 25mila euro e creato una misura a sostegno della cultura e del turismo unica in Italia. Il nostro è un progetto originale visto che i Comuni sotto i 50mila abitanti non hanno potuto godere del bonus bici del Governo e del bonus regionale non c’è traccia. Una misura che non è assistenzialismo ma rilancio della mobilità sostenibile, su cui puntiamo molto, della cultura e del turismo. È una forma di economia circolare: non si danno soldi, ma il 30 % della spesa per la bici si tramuta in buono valido per comprare libri, materiale di cartoleria e artistico, fotografico, viaggi, biglietti per gallerie d'arte, abbonamenti a cinema e teatro. Tutte cose considerate non beni primari ma che comunque sono importanti e il lockdown lo ha dimostrato. Per fare domanda poi non ci sono limiti di reddito, come altre misure già varate dal Comune per il commercio, le famiglie, ma sono valutate in base all’ordine cronologico, fino a esaurimento del budget». E ad oggi oltre 40 cittadini hanno fatto domanda e 9mila euro sono stati già impegnati. «Il boom di vendite delle bici si è registrato fin dal 4 maggio», dice Nando Piersanti dell’omonimo negozio di bici e moto in via Renzetti, «sia di mezzi elettrici che di mountain bike. Il buono può essere un incentivo in più».