Casalbordino, il sindaco fa timbrare il cartellino agli assessori

Marinucci: tutti devono sapere quante ore passiamo in municipio. E se qualcuno dei miei ottiene un incarico pubblico deve dimettersi dalla giunta

CASALBORDINO. Timbra l’entrata e l’uscita dal Comune come un qualsiasi dipendente. E non ci sarebbe niente di strano se a “strisciare” il badge non fosse il sindaco in persona, Filippo Marinucci, il quale ha invitato i suoi assessori a fare altrettanto. Un gesto simbolico - la giunta non viene retribuita in base alle presenze giornaliere - ma indicativo di un diverso approccio verso la politica, intesa come servizio alla comunità. «Sia io e sia gli assessori abbiamo un badge che certifica l’ingresso e l’uscita dal municipio», spiega il sindaco, «tutti possono così vedere quante ore dedichiamo al Comune. È un modo come un altro per dimostrare il nostro impegno. Sono un dipendente Asl (lavora come medico-anestesista all’ospedale di Vasto, ndc), sono abituato a timbrare il cartellino. Lo faccio anche da primo cittadino. È una buona abitudine che ho deciso di conservare anche nel mio lavoro di amministratore».

Non è l'unica novità introdotta da Marinucci che si è insediato all’indomani delle votazioni amministrative del 5 giugno. La sua elezione ha consacrato il ritorno del centrodestra al Comune di Casalbordino dopo nove anni di amministrazione del centrosinistra intervallati da un anno di gestione commissariale. «Ai miei collaboratori non ho chiesto solo di timbrare il cartellino», riprende il primo cittadino, «ho anche preteso che rinunciassero a svolgere altri incarichi. Hanno sottoscritto un accordo con il quale si impegnano a dimettersi dalla carica di assessore se dovesse configurarsi una simile evenienza».

Nei giorni scorsi era stato Mariano Palma, esponente del Movimento 5 Stelle, a lanciare una sfida-provocazione agli amministratori. «Rinunciate ai vostri compensi per un congruo periodo di tempo», aveva proposto il pentastellato, «in questo modo 5.245 euro mensili verrebbero utilizzati per le necessità della cittadinanza». «Il mio stipendio è di 751 euro, non credo sia una somma per arricchirsi», chiosa Marinucci, «Palma, tra l’altro, non sa che tutti i viaggi a Chieti e Pescara per le incombenze amministrative li effettuo con la mia macchina e a mie spese. Ci sono cose che non ho mai pubblicizzato. Ho rinunciato anche al trattamento di fine mandato, circa 18mila euro, utilizzando la prima tranche di 2.300 euro per l’acquisto di un decespugliatore. Stiamo lavorando nella massima trasparenza per il bene di Casalbordino», conclude il sindaco.

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