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Caso infermieri, il sindaco va dal manager Asl

Pupillo interviene sulla denuncia del sindacato per le ferie bloccate al personale dei reparti

LANCIANO. La carenza degli organici; le lunghe liste di attesa per effettuare interventi chirurgici e ortopedici e per prenotare gli esami al Cup; la mancanza di spazi nel distretto sanitario di base e la cancellazione dell'unità di citologia. È il sindaco Mario Pupillo a denunciare i problemi vissuti al Renzetti e a chiedere un incontro al manager Asl, Francesco Zavattaro, per provare a risolverli.

L'ospedale Renzetti è in affanno: reparti al collasso e personale allo stremo. «La situazione degli organici, specie per quanto riguarda gli infermieri, è grave», denuncia Pupillo, che è medico diabetologo proprio al Renzetti, «ci sono carenze enormi che costringono gli infermieri a turni impegnativi e a dover rinunciare alle ferie per evitare di lasciare i reparti allo sbando. Il personale della chirurgia è persino ricorso all'Ispettorato del lavoro», continua il primo cittadino che, «per ottenere una riduzione di posti letto per assicurare un'adeguata assistenza ai malati. Così non si può continuare».

Il problema degli organici dà la stura al sindaco per elencare altri disagi che il direttore generale Zavattaro deve risolvere, perché si trascinano da tempo. Si parte dal Centro unico di prenotazione: dopo 9 mesi dall'attivazione del nuovo sistema informatico, gli utenti attendono ancora un'ora e mezza per prenotare l'esame o pagare il ticket.

Poi c'è il problema delle operazioni chirurgiche ed ortopediche. «Occorrono sedute aggiuntive, e di conseguenza un paio di anestesisti, perché le due concesse a settimana alla Chirurgia e all'Ortopedia non bastano», spiega Pupillo, che ricorda come la lista dei pazienti in attesa di intervento chirurgico per patologie non tumorali si allunga, anzichè accorciarsi: dai 140 pazienti in lista a gennaio, si è arrivati a 220.

«La conseguenza è che ci sono forti disagi, proteste quotidiane e la fuga in altre strutture, con ricadute negative sui costi a carico della nostra azienda», evidenzia il sindaco che chiede l'aggiunta di un interventi dedicati alle patologie oncologiche e per il day surgery.
Altri nei sono la cancellazione dai piani aziendali dell'unità di citologia, il centro di riferimento regionale per lo screening del cervico carcinoma, e la mancanza di spazi nel distretto sanitario in via Don Minzoni. «Chiedo che siano adeguati i locali a disposizione o che sia trasferito in una sede più adatta sotto il profilo logistico e dell'accoglienza», conclude il sindaco.

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