Cessione ex Honeywell riprende la trattativa 

Atessa. Convocato a dicembre l’incontro al ministero per il subentro della Baomarc A breve il via ai colloqui per selezionare 162 lavoratori sui 330 licenziati

ATESSA. È convocato il prossimo 2 dicembre l’incontro al ministero dello Sviluppo economico (Mise) tra Regione, Invitalia, Baomarc solutions, Honeywell e i rappresentanti sindacali di Fim, Fiom, Uilm e Ugl. Riprende così, dopo un periodo di stallo, il percorso di reindustrializzazione della ex Honeywell il cui stabilimento sarà occupato dalla Baomarc, colosso mondiale dell'acciaio. La fabbrica dei turbocompressori aveva chiuso i battenti il 5 marzo del 2018 per trasferirsi in Slovacchia in seguito a una vertenza lacrime e sangue costata il sacrificio di 330 lavoratori che hanno perso il posto di lavoro. La Honeywell, così come aveva formalizzato in un accordo sottoscritto al Mise, avrebbe ceduto lo stabilimento gratuitamente a chi avesse voluto reinvestire sul territorio. La scelta, condivisa con governo, Regione e sindacati, è ricaduta sulla Baomarc che ha intenzione di avviare in Val di Sangro un centro per la lavorazione e lo smistamento dell'acciaio. Ma un accordo di massima sulla cessione, con una vendita fittizia dello stabilimento a un euro, era arrivato solo all’inizio di agosto scorso. E da allora il processo di riconversione è stato ulteriormente rallentato da una serie di lungaggini burocratiche. Non ultimo l’inventario straordinario dei beni mobili lasciati dalla Honeywell nello stabilimento che ha comportato la redazione di un documento che conta decine e decine di pagine. Su quei beni la Baomarc dovrà pagare una tassazione.
Ma una volta concluso questo ultimo e definitivo iter burocratico, la reindustrializzazione potrà finalmente partire. Di qui l’incontro con il ministero dello Sviluppo economico per una verifica dello stato di fatto della riconversione.
Baomarc vuole investire a Atessa circa 22 milioni di euro. Entro la fine dell’anno potrà essere siglato il contratto per il decisivo passaggio di proprietà, da gennaio si potrà cominciare a installare le linee industriale e dal secondo trimestre 2020 si potrebbe cominciare a partire con la produzione in serie. A breve saranno quindi avviati i colloqui per selezionare 162 dipendenti (sui 330 licenziati) che lavoreranno sulle linee Baomarc con contratto a tempo indeterminato e alle stesse condizioni economiche della Honeywell. I primi assunti, secondo il piano industriale Baomarc faranno parte della prima fase della reindustrailizzazione e saranno 110. Nella seconda fase, con l'avvio di un un centro servizi di taglio dell'acciaio con l’implementazione di tre nuove linee produttive, saranno assunti i restanti 52. Ma se il mercato risponde, le assunzioni potrebbero allargarsi sul territorio.
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