Chieti, crisi e maltempo rovinano il debutto dei saldi in città

Strade deserte già da ieri mattina per la nevicata che si è abbattuta sulla città. Negozianti delusi: «È necessario posticipare la data delle vendite promozionali»

CHIETI. Debutto sottotono per i saldi invernali targati 2017. Alla crisi economica che pesa ancora come un macigno sulla economia domestica delle famiglie teatine si sommano anche le cattive condizioni meteorologiche che ieri mattina hanno svuotato le strade cittadine.

Sono bastati pochi centimetri di neve per assistere al fuggi fuggi di clienti, ma anche alla chiusura anticipata di tanti negozi in centro. Molti dei quali, quest’anno, non hanno ancora affisso i cartelli che danno il via alla caccia al saldo.

Come hanno deciso di fare nel negozio di abbigliamento intimo “Sesto senso” in via Arniense. «Il titolare quest’anno ha deciso di non aderire ai saldi» spiega la sua collaboratrice Alessandra Turacchio «abbiamo comprato merce costosa e il freddo è arrivato solo da pochi giorni. In questo modo fare sconti significherebbe andare in perdita. I saldi hanno una valenza solo se si fissano alla fine di ogni stagione».

Anche Liliana Fusco, proprietaria dell’omonimo negozio in via Arniense, è dello stesso parere. «Inizierò piu tardi anche se non credo che possano risolvere i mancati guadagni di un anno dei commercianti. Se la politica non torna a far girare l’economia creando lavoro e incentivando la produzione italiana non ci sarà futuro per nessuno. Personalmente riesco a rimanere a galla perché ho una clientela che mi è rimasta fedele da 40 anni. Clienti che apprezzano le marche di livello che propongo. Riguardo ai saldi o si aboliscono o si torna a posticiparli come negli anni Settanta, a fine stagione».

Anche nel negozio di abbigliamento femminile “Onyx”, in corso Marrucino, niente saldi: «I nostri prezzi sono contenuti per tutto l’anno» spiega Tiziana Mobilio «e quest’anno le vendite di Natale hanno registrato il minimo storico. Si è venduto poco persino per Capodanno. Molti dei miei clienti hanno perso il lavoro e sono costretti a risparmiare soprattutto sull’abbigliamento».

Maria Teresa Sbaraglia proprietaria del negozio di abbigliamento “Magia” di corso Marrucino ai saldi non ha mai creduto. «Li faccio ogni anno, ma quelli veri. Non mi piace prendere in giro i clienti» dice la commerciante che ha festeggiato 40 anni di attività nel 2016 «le persone devono diffidare dei maxi sconti. La merce di qualità a saldo non ha disponibili tutte le taglie e la scelta dei colori è limitata. Se poi si vuole vendere merce scadente acquistata in stock chi sa dove, allora è comprensibile anche uno sconto del 60 per cento».

Più ottimista Gianpiero De Luca, titolare del negozio di abbigliamento “Met Moda” in via Arniense. «Sono 40 anni che faccio questo mestiere» dice «solo i grandi centri di distribuzione possono permettersi di vendere a prezzi stracciati, ma non la merce di qualità. Nel mio negozio promuovo solo il made in Italy con un rapporto qualità-prezzo ottimale». Anche la moglie Ada è d’accordo: «L’esordio dei saldi non è stato dei migliori» ammette «colpa della neve, ma speriamo che nei prossimi giorni la città torni a rianimarsi. Ritengo comunque che la data di inizio degli sconti, per avere efficacia, debba essere posticipata. I saldi sono troppo vicini a Natale così la gente per risparmiare rimanda gli acquisti al periodo degli sconti».