Chieti, scalo dismesso: le industrie protestano

La Walter Tosto spa: la ferrovia è necessaria per trasportare merci pericolose e ingombranti

CHIETI. Infrastrutture e impresa, un binomio imprescindibile che allo scalo teatino affanna. Almeno per quel che riguarda il trasporto su rotaia. I vecchi binari del Consorzio industriale, nati per portare le merci in prossimità delle aziende e in alcuni casi persino dentro gli stabilimenti, non funzionano più. Da anni le imprese li reclamano e una in particolare, la Walter Tosto Spa.

«La ferrovia», dice Luca Tosto, leader del gruppo Wts, «è una parte importantissima del futuro imprenditoriale. Merci pericolose o ingombranti saranno sempre di più indirizzate al trasporto su rotaia. Un'azienda, non collegata logisticamente in tutti i modi, è pressocché inutile. Siamo già ostacolati dalle infrastrutture viarie esistenti, che non possiamo permetterci di certo il lusso di abbandonare questa alternativa».

Nello scalo ferroviario teatino, dalla parte della zona industriale, ci sono alcuni binari di servizio all'area. «Sono di proprietà del Consorzio industriale», racconta Luca Tosto, «da anni avanziamo richieste per averli in gestione, con affitto di lunga durata o magari acquistandoli. Fino a qualche anno fa erano attivi anche binari che da quel tracciato arrivavano fin nel nostro stabilimento ex Richard Ginori. Con nostra sorpresa furono divelti, per realizzare un parcheggio a servizio della Sixty, in virtù di un passaggio di proprietà dal Consorzio al gruppo moda. Fin da subito abbiamo sottolineato la nostra contrarietà allo smantellamento di quei binari e avviato un confronto per recuperare la logistica».

La Wts muove almeno 14 mila tonnellate l'anno, tra materia prima e prodotto finito. L'80 per cento delle quantità in ingresso allo stabilimento potrebbero essere trasportate su rotaia, abbassando i costi enormemente. Il commissario del Consorzio al tempo del passaggio di proprietà che ha fatto affiorare il problema logistico, Hermo D'Astolfo, disse che la situazione poteva essere ripristinata in qualsiasi momento e da allora l'ente si è sempre dimostrato ben dispoto ma, ad oggi, non se n'è venuti a capo.

Con la moria di aziende nella vallata teatina, agevolare quanto più possbile quelle che ci sono non solo è auspicabile ma d'obbligo. Nel 2005 sulla problematica delle rotaie a Luca Tosto si affiancò la General Sider. L'odierno procuratore del gruppo, Eliseo Paolicchi oggi ribadisce: «Sarebbe opportuno ripristinare il servizio su rotaia, anche perché quello del trasporto è una voce importante di spesa, che va tenuta bene sotto controllo».

Il vertice della Iac, Biagio Bocchetti, va anche oltre. «Ridurre i trasporti su gomma andrebbe bene», conclude, «magari rendendo più sicura la filiera, con assicurazioni adeguate contro i furti, e dando certezza e trasparenza sui tempi di consegna».

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