Cocaina nel doppiofondo dell’auto, preso 

Due chili di droga pura scoperti nel nascondiglio ricavato nel cofano: il vano aperto con una combinazione speciale

CHIETI. Nell’auto col doppiofondo segreto viaggiavano due chili di cocaina pura. L’ultimo arresto dei carabinieri del nucleo investigativo di Chieti racconta come il mercato dello spaccio – che non conosce orari né soste – viva sempre più di astuzie. Ma il sofisticato congegno realizzato su una Volkswagen Tiguan non è bastato per sfuggire ai controlli. Il blitz dei militari del tenente colonnello Enzo Marinelli ha mandato a monte un affare illecito da oltre 100mila euro e tolto dal mercato almeno novemila dosi di droga destinate a finire nei locali della movida di Chieti e provincia: nel carcere di Madonna del Freddo è finito Tauland Mani, albanese di 32 anni, incensurato, residente in provincia di Rimini.
L’operazione scatta martedì pomeriggio. A insospettire i carabinieri, impegnati in un «servizio di osservazione» iniziato a Chieti Scalo, è il modo di guidare di un uomo che si trova a bordo di una Tiguan: rallenta e accelera di continuo, «probabilmente nel tentativo di assicurarsi che nessuno lo stia pedinando», annotano gli investigatori. I sospetti aumentano quando viene fuori che l’intestatario del veicolo vive in Romagna. L’automobilista imbocca l’A14 e gli uomini dell’Arma non lo perdono di vista neanche per un secondo finché, all’altezza del casello autostradale di Vasto sud, decidono di fermarlo. Lui si dice sorpreso, e pensa di averla fatta franca perché, da un prima verifica in strada, non emerge nulla di anomalo. Ma a incastrare l’albanese è una perquisizione ancora più approfondita fatta in caserma. Nel bagagliaio dell’auto viene infatti individuato un vano segreto: per aprirlo, bisogna inserire la retromarcia, accendere il tergilunotto e premere il tasto di un telecomando trovato nella disponibilità dell’automobilista. Dal nascondiglio spuntano due panetti di cocaina, ben confezionati, dal peso complessivo di due chili: entrambi hanno come logo il numero “457”. Per Mani, su disposizione del sostituto procuratore Michele Pecoraro, scattano le manette. La droga, da un primo esame, risulta di «ottima qualità», con un grado di purezza vicino al 70 per cento.
L’ennesimo sequestro dei carabinieri del comando provinciale conferma l’esistenza di un canale di approvvigionamento che porta in Romagna. Da Rimini arrivava Arnold Kuqi, albanese di 25 anni che – lo scorso agosto – aveva nascosto due chili e 150 grammi di eroina nella tappezzeria di una Opel Corsa intestata a un napoletano incensurato, in modo da non dare troppo nell’occhio. E in provincia di Rimini abitava pure Klevis Hasani, un altro albanese arrestato dai carabinieri ad aprile del 2019, a San Salvo, prima di completare la consegna di tre chili e mezzo di cocaina. Un carico che si sarebbe trasformato in un affare da mezzo milione di euro con la vendita al dettaglio.