Costituzione, tricolore e difesa della democrazia nel ricordo dei patrioti 

L’anniversario celebrato con i giovani in varie località della provincia Antonucci (Anpi Chieti): «Noi abruzzesi abbiamo liberato l’Italia» 

CHIETI. Celebrazioni del 25 aprile un po’ in tutta la provincia ieri mattina. A Chieti il sindaco Diego Ferrara legge il discorso di Antonio Scurati censurato in Rai, gli studenti Uds (Unione degli studenti) sfilano in un mini-corteo al grido di Palestina libera, un ragazzo, poco più grande di loro, li contesta innalzando l'immagine di una bandiera ebraica, una provocazione solitaria che per poco non si trasforma in rissa, con i poliziotti in borghese che si frappongono tra il ragazzo e alcuni aderenti al corteo. Sono questi i momenti più significativi del 25 aprile teatino che ha visto prima un momento istituzionale, alla presenza del prefetto Mario Della Cioppa, e poi le manifestazioni organizzate da Anpi (Associazione nazionale partigiani) e Comune insieme a numerose associazioni teatine. Nell'ambito di questo secondo momento il sindaco ha letto il discorso censurato che partiva con il delitto di Giacomo Matteotti, una pagina di storia del ventennio che ha visto Chieti protagonista, con la "città della camomilla" scelta come luogo "ideale" per il processo contro gli assassini del deputato socialista. A cento anni dalla morte, Chieti ricorderà questa estate il deputato socialista con iniziative organizzate da una rete istituzionale. Il fulcro delle iniziative è stato in piazza Martiri, dove è stata inaugurata la mostra fotografica dell'Anpi e dove erano esposte le bandiera della Palestina, quella della pace e uno striscione che riportava l'articolo 11 della Costituzione ("L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali"). «Assistiamo sempre di più a micro-revisionismi che minano la base della Costituzione», dice il presidente Anpi Chieti, Gianluca Antonucci, «e da questo punto di vista ci teniamo anche a contrastare l'autonomia differenziata. Lo facciamo noi abruzzesi che 80 anni fa siamo partiti per aggregarci alla Brigata Maiella e andare a liberare tutta l'Italia, fermandoci ad Asiago. Perché attaccare altri Paesi è contrario ai principi della Costituzione, come dice l'articolo 11».
Cerimonia solenne al Sacrario della Brigata Maiella, a Taranta Peligna: corteo dei gonfaloni dei Comuni e delle associazioni con la Banda di Gessopalena, una rappresentanza del 9° Reggimento Alpini per l'alzabandiera e una corona ai caduto. Il sindaco di Taranta, Gian Paolo Rosato, in un commento ha sottolineato come «festeggiamo una conquista, ricordiamo una lotta, celebriamo una pace vera. Eternamente grati agli uomini e alle donne della Brigata Maiella e tutti i protagonisti della Resistenza umanitaria nella Valle Aventino».
Celebrazioni, tra le altre, anche a Lanciano, Guardiagrele e Fara San Martino. A Vasto il sindaco Francesco Menna ha sottolineato come quella del 25 aprile sia una ricorrenza «per meditare, insieme, sui valori fondanti della nostra Patria libera e unita», mentre per il sindaco di San Salvo, Emanuela De Nicolis «ricordiamo oggi la liberazione del Paese dalla tirannia, dalla oppressione e perciò la liberazione che ci ha condotto alla libertà, alla democrazia».
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