Crolla soffitto alla sala Tac, esami sospesi

Stanze transennate, arrivano gli ingegneri della Asl per verificare le cause. Tomografie e mammografie riprese solo ieri

LANCIANO. La sala tac e delle mammografie sbarrata e inaccessibile per via del crollo, sabato mattina, di alcuni pannelli e calcinacci della controsoffittatura. Un botto che non ha avuto, fortunatamente, conseguenze su pazienti e personale medico che nel momento del crollo, non erano nei pressi della porta. Un cedimento avvenuto in una sala nuova, ristrutturata pochi anni fa nel reparto di radiologia dell’ospedale Renzetti oggetto di ulteriori lavori, in questi giorni, per la realizzazione di una sala ecografica nuova in grado di ospitare l’ecografo acquistato dopo 10 anni di richieste cadute nel vuoto.

IL CROLLO. Un tonfo secco e medici, infermieri e pazienti che erano nei pressi della sala, che accorrono per capire cosa sia avvenuto e restano esterrefatti di fronte ad alcuni pannelli e calcinacci caduti a terra dopo essersi staccati dal soffitto della sala tac. «Alcuni pannelli del controsoffitto, assieme a dei calcinacci, sono crollati improvvisamente sabato mattina dal soffitto della sala tac», spiega il primario della radiologia Antonio Sparvieri. «Fortunatamente non c’erano pazienti o personale nell’atrio della sala e non ci sono stati problemi. Abbiamo subito interdetto l’area per evitare che ci potessero essere altri crolli, bloccato tac e mammografie e allertato la direzione sanitaria del presidio che ha inviato ieri dei tecnici per il sopralluogo. Oggi (ieri per chi legge, ndc) siamo tornati a lavoro per recuperare anche gli esami che dovevamo fare sabato e questa mattina, visto che dopo il cedimento abbiamo ovviamente sospeso ogni esame».

L’area è ancora transennata e lo sarà fino al ripristino dei pannelli o comunque fino a quando non saranno accertate le cause del cedimento. Nelle sale però si può accedere da un ingresso secondario ricavato nell’ala in cui si sta realizzando la nuova sala ecografica. Il percorso da seguire, da parte dei pazienti, è obbligatorio ed esclude il tratto dove c’è stato il crollo.

LE CAUSE. Sono oggetto di analisi da parte degli ingegneri dell’ufficio tecnico Asl le cause del crollo. La controsoffittatura è nuova, è stata fatta 4 anni fa durante i lavori di ristrutturazione, ma si sono staccati anche parti di intonaco del solaio, che sono ben più vecchi. Quindi i tecnici ieri sono saliti anche al piano superiore dell’edificio per capire se ci sono stati danni nello stesso punto. Che corrisponde alle sale operatorie, inaugurate nel 2010 dopo tre anni di lavori eseguiti dalla americana General Elettric Healthcare Clinical System, che si aggiudicò l'appalto da 5 milioni 600mila euro. Lavori complessi e costosi che interessarono tutta l’area, pavimenti compresi. E pare che ci sia un avvallamento della pavimentazione in linoleum proprio dove c’è stato il cedimento. Una corrispondenza che, se verificata, creerebbe non pochi problemi perché implicherebbe danni strutturali su un edificio molto vecchio, che ha subito ristrutturazioni recenti. Danni che imporrebbero puntellamenti e lavori complessi. L’altra ipotesi è che il crollo sia dovuto alle sollecitazioni subite dalla struttura, quindi anche dal soffitto della sala tac, perché al terzo piano, sempre in corrispondenza della sala, sono in corso i lavori per il rifacimento della pavimentazione, contenente amianto, della cardiologia- Utic. Sollecitazioni eccessive che avrebbero potuto causare il cedimento. Un’ipotesi meno grave, ma comunque preoccupante. Tutte al vaglio degli ingegneri.