Cura una colonia felina: aggredita e ferita 

Sette giorni di prognosi per una volontaria che difende un cartello comunale sulla presenza dei gatti

VASTO. È stata aggredita verbalmente e strattonata per un cartello. Si è vista costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale una volontaria che si occupa di una colonia felina in via Don Felice Piccirilli. Alla donna, Laura Lalli, i medici hanno riscontrato una “algia al braccio sinistro”, giudicata guaribile in sette giorni. Ieri la volontaria ha sporto denuncia alla stazione dei carabinieri di Vasto. A rendere noto l’episodio è il “Movimento Ora, rispetto per tutti gli animali”.
«Ancora una volta chi gestisce una colonia felina deve affrontare l’ignorante di turno», attacca Anna Rita Carugno, che del Movimento è la referente, «un episodio gravissimo ha coinvolto un’intestataria di colonia felina, la signora Lalli, che per difendere il cartello comunale indicante la presenza dei gatti, di cui si occupa, è stata aggredita verbalmente e strattonata violentemente tanto da trovarsi nelle condizioni di dover ricorrere alle cure del pronto soccorso e prendere la decisione di denunciare chi le ha procurato le lesioni personali. Il cartello in questione», continua Carugno, «che è stato divelto e distrutto dall'aggressore, serve a rendere edotti in merito agli articoli di legge che tutelano gli animali presenti nella colonia e a segnalarne la posizione. Viene rilasciato dal Comune di appartenenza che ne afferma così il riconoscimento e l'autorizzazione. La gestione delle colonie feline è importante. Sono punti di aggregazione di gatti liberi che convivono e frequentano abitualmente una determinata area, pubblica o privata (persino condominiale). Tramite la colonia viene tenuta sotto controllo la presenza degli animali sul territorio, la loro salute ed anche le nascite, evitando così di incrementare la problematica del randagismo. Nell'esprimere tutta la nostra ammirazione per la coraggiosa azione, porgiamo alla signora Laura i nostri migliori auguri per una pronta guarigione. Teniamo infine a ricordare che gli animali sono componenti delle nostre comunità e come tali vanno rispettati», conclude Carugno.
L’episodio fa il paio con quanto accaduto nella colonia felina del cimitero, dove uno dei gatti accuditi dai volontari, Pippo, è stato trovato morto e gettato nel cassonetto dei rifiuti. «L'abbiamo recuperato e gli faremo l'autopsia per conoscere le cause del suo decesso», dicono i volontari, «ciò non toglie che è stato raccolto da terra per essere buttato in un cassonetto, forse dalla stessa persona che l'ha ucciso. Non è un caso isolato, purtroppo, perché il 1° marzo scorso abbiamo trovato, sempre all'interno del cimitero, un altro nostro gatto, Angelo, privo di vita. Mi chiedo se, nel 2024, si possano tollerare comportamenti di questo tipo, verso creature indifese che non fanno del male a nessuno».
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