Leonardo Angelucci con un agnellino

CHIETI

Dalla montagna al coronavirus, pastore dona alla Asl il ricavato dei prodotti di Pasqua

Le decisione di Leonardo Angelucci, una fattoria e cento pecore a Lettopalena: "Sono quassù ma non estraneo, il denaro ai reparti di terapia intensiva"

CHIETI. Ha deciso di donare l’intero ricavato della vendita dei prodotti per Pasqua ai reparti di terapia intensiva. Lui è un giovane pastore, Leonardo Angelucci, che dalla sua piccola fattoria sulle alture di Lettopalena, Casetta Bianca, dice “ci sono anch’io” e vuole aggiungere un anello alla catena di solidarietà che cinge la sanità pubblica.

Per lui la vita non è cambiata, perché vive isolato tutto l’anno. In montagna, con le sue cento capre, fa la vita di sempre. Lontano, ma non estraneo.

«In questi giorni drammatici di emergenza Coronavirus sto seguendo con apprensione le notizie che arrivano fin qui, sulle montagne, nei pascoli che mi ospitano - racconta in una nota della Sl Lanciano-Vasto-Chieti - e mi sono chiesto come fare la mia parte per aiutare la comunità a fronteggiare questo terribile momento, io che, come pastore, ho l’enorme privilegio di potermi non fermare. Ho deciso allora di donare l’intero ricavato della vendita dei prodotti per Pasqua ai reparti di terapia intensiva. Ringrazio il Parco nazionale della Majella, il Comune di Lettopalena e il mio caro amico nonché grande pastore Fabrizio Paterra, che mi hanno dato tutta la disponibilità per sostenere l’iniziativa. Pertanto verserò la somma sul conto corrente dedicato all’Emergenza Covid-19 della Asl Lanciano Vasto Chieti, per supportare l’assistenza di tipo intensivo di cui i malati hanno bisogno».