Deco: l’emergenza rifiuti evitata grazie a noi

Di Zio: siamo all’assurdo con i sindaci che ci rimproverano la disponibilità al trattamento del pattume

LANCIANO. «Mentre da un lato la Deco viene accusata e denigrata dai sindaci del lancianese, dall’altro, nello stesso giorno, le viene chiesto dalla società pubblica dei medesimi sindaci (la EcoLan spa, ndc) una proroga di 7 giorni del servizio perché non ancora pronta ad inviare fuori Regione una parte dei propri rifiuti». Non ci sta la Deco spa, società del gruppo industriale Di Zio, proprietaria dell’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti di Casoni a Chieti, alle accuse di interessi privati da parte dei sindaci del comprensorio frentano.

«Lo scorso anno», sottolinea la Deco, «per stessa ammissione dei sindaci del comprensorio di Lanciano, fu evitata un’emergenza sanitaria e ambientale di difficile e onerosa soluzione solo grazie alla disponibilità dell’impianto Deco, disponibilità che oggi sembra le venga addirittura rimproverata. A giustificazione delle accuse alla Deco si sbandiera un maggior costo dei suoi servizi di 20-25 euro a tonnellata. Premesso che tale differenza di prezzo non corrisponde a verità, sembra che gli amministratori degli enti locali coinvolti non abbiano cognizione della differenza che passa tra lo smaltimento pressoché totale in discarica dei rifiuti semplicemente tritati mediante un sistema precario, non conforme con la normativa tecnica di settore e non rispettoso dell'ambiente, e il servizio di recupero svolto dalla Deco, che consente di avviare a smaltimento in discarica soltanto il 30% dei rifiuti conferiti, previa stabilizzazione ed igienizzazione, trasformando la parte residua in combustibile solido secondario. «Se i pubblici amministratori», conclude la Deco, «hanno deciso di dare priorità ai problemi di bilancio rispetto a quelli della tutela ambientale, è bene che lo dicano chiaramente, senza nascondersi dietro il pretesto di fantomatici monopoli e senza accusare la Deco di praticare prezzi troppo alti. Gli investimenti effettuati dalla Deco non sono neppure lontanamente paragonabili a quelli di un impianto mobile e nonostante questo i prezzi effettuati sono largamente inferiori a quelli praticati su territorio nazionale». (d.d.l.)

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