Denso, i sindacati al ministero: «Qui c’è bisogno di certezze» 

A fine aprile termina la cassa integrazione per 900 dipendenti, a giorni sarà chiuso il bilancio fiscale Laviano (Fim Cisl): automotive e indotto devono avere uno strumento per gestire la riconversione

SAN SALVO. Ferie pasquali ma non solo alla Denso di Piana Sant'Angelo per i 900 dipendenti. Da ieri e fino al 2 aprile verrà fatto l'inventario per fine bilancio. L'anno fiscale per Denso finisce infatti il 31 marzo. Al momento la situazione all'interno del colosso nipponico è stabile. A fine aprile terminerà la cassa integrazione. I lavoratori e i sindacati confidano che prima di quella data il Mimit, a cui hanno sollecitato un incontro, convochi finalmente le parti per discutere del futuro della realtà produttiva. I sindacati confermano il periodo di quiete in attesa delle novità che arriveranno ad aprile.
«È in corso l'inventario e i dipendenti si fermano qualche giorno», conferma il segretario della Fim Cisl, Marco Laviano. «Noi restiamo in attesa di convocazioni ministeriali. Sappiamo che ad aprile ci saranno più tavoli che riguardano Stellantis e l’indotto con la presenza dell’Anfia. Ribadiremo che per la Denso il tempo non ci è favorevole e solleciteremo nuovamente il ministero. La speranza è anche che venga data l’opportunità al settore automotive e al suo indotto di avere uno strumento specifico per la gestione prossima e futura delle aziende coinvolte direttamente nella transizione proprio come la Denso».
Due settimane fa i rappresentanti nazionali di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Fismic, Stefano Boschiini, Samuele Lodi, Gianluca Ficco e Roberto Di Maulo, hanno inviato al sottosegretario al ministero delle Imprese e del made in Italy, Fausta Bergamotto, un sollecito della richiesta di incontro fatta a fine anno, per analizzare finalmente la situazione della Denso Manufacturing Italia Spa. «L’incontro», hanno spiegato i sindacati, «è necessario per affrontare la grave crisi che sta interessando la Denso Manufacturing Italia Spa di San Salvo. La Denso di San Salvo con i suoi 900 dipendenti rappresenta un elemento fondamentale per l’economia del territorio del Vastese e dell’intera provincia di Chieti. La realtà si trova ad affrontare una difficile situazione economica da alcuni anni, ulteriormente aggravata dalle complicazioni che il settore dell’automotive sta attraversando. Nel corso di questo quinquennio l’azienda ha fatto ricorso alla cassa integrazione ordinaria, alla cassa Covid, alla Cig straordinaria per crisi alla Cigs in deroga (ex articolo 22). Attualmente è stata richieste un ulteriore proroga della Cig straordinaria. È evidente che l’utilizzo prolungato degli ammortizzatori sociali, senza l’attuazione del piano di investimenti, comporta il rischio che una realtà di tale rilevanza che dà lavoro a 900 famiglie sia destinata a soccombere alla già difficile crisi del settore automotive». Purtroppo alla richiesta, condivisa dai rappresentanti sindacali regionali, Marco Laviano , Alfredo Fegatelli , Nicola Manzi e Nicola Amicucci, fino ad oggi non è arrivata alcuna risposta.
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