Dionisio, 2 indagati per omicidio stradale

Fatale il secondo tamponamento alla Smart dell’ex consigliere di Torrevecchia. La causa: la distanza non rispettata

CHIETI. Si può morire pochi minuti dopo aver postato una frase bellissima. «La cosa più facile, sbagliarsi. L'errore più grande, rinunciare. Il sentimento più brutto, il rancore. Il regalo più bello, il perdono. La forza più grande, l'amore», a queste parole di Madre Teresa ha affidato l’addio alla vita, Ettore Liberato Dionisio, 55 anni, ex consigliere comunale di Torrevecchia Teatina, morto sull’Asse attrezzato in un tamponamento fra tre auto. Ha condiviso l’ultimo messaggio su Facebook alle 22.01 di giovedì. Mezz’ora dopo il suo corpo era disteso sull’asfalto, sotto il ponte dello svincolo per l’Ipercoop in direzione Chieti, sbalzato fuori dalla Smart grigia tamponata prima dalla Opel Adam guidata da F.M., 31 anni di Chieti, residente a Manoppello, e ridotta a un rottame dalla Fiat Bravo condotta da T.M., 56 anni di Chieti, che sopraggiungeva in quel tratto buio dell’Asse. Sono entrambi indagati per omicidio stradale i due conducenti: la prima perché non avrebbe mantenuto la distanza di sicurezza, l’altro per aver inferto il secondo urto, risultato fatale, sul lato sinistro della piccola utilitaria. E’ un reato gravissimo l’omicidio stradale, da pochi mesi in vigore, e punito con pene che vanno fino a 17 anni di reclusione. Ma occorre una violazione sostanziale del codice della strada che, in quel tratto, impone un limite di 90 km all’ora. E’ omicidio stradale se questo viene superato di almeno 40 km. Anche la distanza non rispettata ha il suo peso, mentre, in questo caso, è esclusa la guida in stato di ebbrezza perché i test sono risultati negativi. Ma occorre provare le violazioni del codice. Per questo, ieri mattina, la pm Marika Ponziani ha disposto l’autopsia, che sarà eseguita lunedì dal medico legale Cristian D’Ovidio. Servirà per escludere un malore avvertito dalla vittima prima del duplice tamponamento, e per stabilire l’entità dei traumi che è direttamente proporzionale alla potenza dell’urto e quindi alle velocità degli altri due mezzi. Poche ore dopo l’autopsia, alle 18 di lunedì, si svolgeranno i funerali nella chiesa di San Giuseppe di Castelferrato di Torrevecchia Teatina, dove Ettore Liberato, ragioniere con un diploma conseguito al “Galiani” di Chieti, era stato consigliere comunale di maggioranza nella lista “Volare” dal 2004 al 2009 con Marino Mincone sindaco e Nando Marinucci assessore e amico d’infanzia.

«Era una persona sobria, attenta alle istanze della sua frazione alla quale non ha mai fatto mancare l’appoggio», le parole di Marinucci colpito profondamente dalla morte di Dionisio, come lo è il resto del paese che si è stretto attorno al dolore del papà Oreste, della mamma Filomena e della sorella Fausta. Elegante nei modi e nel vestire, raffinato nei gusti, lo ricordano a Torrevecchia anche per l’affetto che provava verso le tre nipoti e per quel sorriso rassicurante con cui Ettore esprimeva la sua libertà da ogni convenzione. Mancherà al paese e ai colleghi di lavoro della Coop produttori Pian di Mare, tra Villamagna e Bucchianico, che gli diranno addio lunedì nella chiesa gremita.