E i predoni del cimitero finiscono a processo 

Due amici hanno portato via cinque portafiori in ceramica, il pubblico ministero: «È furto aggravato»

CHIETI. Dovranno affrontare un processo i ladri che hanno rubato cinque portafiori in ceramica nel cimitero di Canosa Sannita. Il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giuseppe Falasca ha firmato il decreto di citazione a giudizio nei confronti di Giuseppe Crognale, 52 anni, e Roberto Di Camillo, 53 anni, entrambi nati a Lanciano e residenti a Castel Frentano, difesi rispettivamente dagli avvocati Luigi Feliziani e Corradino Marinelli. La prima udienza è in programma il prossimo 22 settembre: i due sono accusati di furto con «l’aggravante di avere commesso il fatto su cose esposte per necessità e consuetudine alla pubblica fede».
L’episodio è avvenuto lo scorso 13 febbraio. I carabinieri della stazione di Tollo, competenti per territorio, hanno individuato i responsabili attraverso le testimonianze dei cittadini e le immagini del circuito di videosorveglianza. Gli accertamenti sono stati avviati dopo la denuncia di furto degli arredi funebri dai loculi. Dal monitoraggio delle auto che quel giorno si trovavano in paese è stata individuata – anche grazie alla segnalazione di alcuni residenti – quella dei ladri, nei cui confronti la procura ha emesso un decreto di perquisizione. I controlli all’interno di un garage, nella disponibilità di uno dei due, ha permesso di recuperare cinque degli arredi funebri sottratti, in ceramica marmorizzata, del valore di 500 euro. (g.let.)
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