«E la Fondazione è al verde». Raimondi: discussione in aula

CHIETI. Risanamento Carichieti e ruolo della Fondazione: una seduta straordinaria del consiglio comunale per fare il punto su «una situazione che merita da tempo chiarezza sotto ogni punto di vista»,...

CHIETI. Risanamento Carichieti e ruolo della Fondazione: una seduta straordinaria del consiglio comunale per fare il punto su «una situazione che merita da tempo chiarezza sotto ogni punto di vista», è stata chiesta dal consigliere comunale dell’Altra Chieti, Enrico Raimondi. «Le indiscrezioni di stampa sulle modalità del piano industriale di risanamento della Carichieti spa», scrive Raimondi in una nota, «che ne ridimensionerebbero la struttura operativa con un taglio del 25% del personale e una sforbiciata del 20 della rete sportello, nonché i dati disastrosi di alcune poste patrimoniali (453 milioni di sofferenze, 214 milioni di crediti incagliati e previsione di perdite per 304 milioni) mettono in evidenza la delicatissima situazione della Carichieti che si appresta a perdere definitìvamente il ruolo di banca del territorio in quanto la Fondazione Carichieti non sarà in grado di procedere alla necessaria ricapitalizzaizione, avendo tra l’altro una situazione finanziaria netta negativa, in base ai dati di bilancio del 2014».

Per Raimondi «l’attivo della Fondazione, in base all’ultimo bilancio, ammontava a 97,8 milioni di cui 77,0 milioni pari all80% dell’investito in partecipazione alla Carichieti (al valore di conferimento e di aumento gratutito di capitale) e 18,2 milioni nell’immobile di palazzo de Mayo pari al 18% dell’investito. Il bilancio 2014 si è chiuso con un disavanzo di 490.039 euro. La posizione finanziaria netta si presentava negativa per 3,6 milioni di euro per utilizzo affidamento di cassa concesso dalla Carichieti. I compensi e i rimborsi agli organi statutari della Fondazione ammontano a 349.524 euro di cui al Cda (7 membri) 269.595 pur avendo il Cda e il collegio sindacale rinunciato all’utilizzo di carte aziendali e al rimborso spese e soprasseduto al pagamento di parte dei compensi per 118.072 euro che risultano riportati come debiti. La strategia di investimento del precedente Cda si basava sulla volontà di continuare a detenere inalterata la percentuale di partecipazione al capitale della Carichieti ed all’investimento privilegiato nella ristrutturazione di Palazzo Mayo mentre l’attuale Cda aveva prima previsto la vendita del 5% del capitale ed ora di corpi di fabbrica del Palazzo de Mayo. La strategia precedente viene definita dalla stampa economica quella dell’abbraccio mortale tra Fondazione e Banca in quanto la presenza determinante della Fondazione nel capitale di rischio della banca rende più difficile se non impossibile la ricapitalizzazione, con la conseguenza che essa non può intervenire e a salvaguardare il proprio investimento: anche la Fondazione non ha futuro. Sarebbe anche ora», conclude Raimondi, «che il sindaco, che ha designato un rappresentante nell’assemblea dei soci di cui non si conosce il nominativo, indica una consiglio straordinario aperto».

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