Ed è scontro sulle tasse comunali alle stelle 

Le associazioni di categoria: dopo la crisi per il Covid, è impossibile sostenere anche questa mazzata

CHIETI. Mondo del commercio in allarme per gli aumenti annunciati dal Comune. Se da una parte i rappresentanti di categoria sono contenti per la ripartenza del 26, dall’altra c’è preoccupazione sull'impatto dei rincari. La posizione più dura è quella del direttore di Confartigianato Chieti-L’Aquila Daniele Giangiulli che punta il dito contro la nuova amministrazione comunale: «Troppo facile dire che è colpa degli altri e alzare le tasse al massimo», dice Giangiulli, «ci aspettavamo qualcosa di nuovo che l’aumento delle tasse per le imprese che sono già in grandissima difficoltà. Eppure ci era stato detto che volevano sostenere il settore».
Protesta anche Marina De Marco presidente di Confesercenti Chieti: «Mentre attendiamo di sapere cosa intenda il premier Draghi con quelle che ha definito “tassazioni eque” e “capacità di guardare al futuro”, siamo costretti a constatare che la nostra amministrazione comunale si sta avviando verso un piano di aumenti che certo non aiuterà il commercio: quello delle tariffe per la sosta breve e del numero dei parcheggi a pagamento ci sembra essere in contrasto con la giusta decisione passata di eliminare il pagamento nei fine settimana. Altrettanto grave ci sembra la decisione di aumentare l’Imu, già ad aliquote troppo alte. Se solo vogliamo considerare le difficoltà che molte attività stanno avendo nel pagamento degli affitti, difficoltà che si riflettono sui proprietari dei locali, sarà difficile pensare che possano sopravvivere ancora a lungo».
Preoccupazione anche da parte di Marisa Tiberio, presidente provinciale di Confcommercio: «Le riaperture arrivano in un momento cruciale, dove anche le tensioni sociali si stavano acuendo. La salute è un bene primario e va tutelata ed è per questo che vogliamo dare il nostro contributo nelle vaccinazioni nella nostra sede a favore di commercianti titolari, dipendenti e delle loro famiglie. Non ci ha fatto piacere apprendere degli aumenti deliberati dal Comune. Non siamo in grado di sostenere un ulteriore aggravio di tassazione e sinceramente non ce lo aspettavamo, ma auspichiamo di essere convocati con un ordine del giorno dedicato, certi di poter dare un contributo significativo con soluzioni che altri Comuni hanno adottato con la collaborazione di Confcommercio». (a.i.)
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