Ex Delverde, chiesta l'incompatibilità territoriale

Fallimento pilotato: i difensori degli imputati vogliono il processo a Chieti

 VASTO. Presunto fallimento dell'ex Delverde: è aggiornata al 31 maggio 2011 l'udienza del tribunale di Vasto (presidente Sabusco, giudici a latere D'Arcangelo e Pasquale). Sul banco degli imputati con l'accusa di concorso in concussione, Giancarlo Masciarelli, ex presidente della Fira, Marco Picciotti e Pietro Anello: avrebbero indotto gli ex soci della Del Verde ad affidare a loro il controllo della società.  I difensori degli indagati, gli avvocati Milia, Cerella, Ciprietti, Porfido e Di Michele hanno eccepito l'incompatibilità territoriale del procedimento. Gli avvocati chiedono che il filone vastese dell'inchiesta (già spezzettata in quattro procedure trasferite nei tribunali di Chieti, Lanciano, Roma e Vasto) passi a Chieti. La decisione ci sarà il 31 maggio. Il presidente Sabusco ha invitato il collegio difensivo a formulare quel giorno tutte le eccezioni sulla legittimità del procedimento.  Venti milioni di euro dissipati, un passivo di 60 milioni e un crac di 30. E' questa, in cifre, la vicenda dell'ex società del pastificio Delverde di Fara San Martino. Un gran pasticcio a detta degli investigatori. L'inchiesta dell'ex pm Anna Rita Mantini si concluse con 14 indagati. Le accuse spaziavano, a vario titolo, dalla bancarotta alla concussione, false comunicazioni sociali e malversazione ai danni dello Stato, ricettazione. Parte offesa è l'imprenditore Francesco Tamma, di Bari. Nel corso dell'udienza preliminare del 20 marzo 2010 il Gup, Elio Bongrazio, accolse tra le eccezioni preliminari le istanze di incompetenza territoriale presentate dagli avvocati di alcuni indagati. Gli atti furono suddivisi fra i tribunali di Chieti, Lanciano, Roma e Vasto, le città dove sono contestati i fatti dell'inchiesta. Gli avvocati Milia, Cerella, Ciprietti, Porfido e Di Michele chiedono che anche l'ultimo filone rimasto a Vasto venga trasferito a Chieti. (p.c.)

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