Famiglie evacuate dalle case Ater: «Nuovi alloggi in una settimana» 

Attesa l’ordinanza del sindaco per il via libera al recupero dei beni nelle due palazzine a rischio crollo Il presidente Tavani: «Iniziamo i traslochi, vogliamo che gli inquilini trascorrano un Natale sereno»

ORTONA . Corsa contro il tempo per sistemare le sedici famiglie evacuate dalle due palazzine Ater a rischio crollo, nel quartiere Fontegrande di Ortona. In una settimana le operazioni di trasloco dovrebbero concludersi: prima che possano partire, però, è necessaria l’ordinanza del sindaco Leo Castiglione per dare il via libera al personale della ditta che se ne occuperà, affinché possa entrare in sicurezza negli appartamenti.
«Ho inviato una pec al Comune di Ortona chiedendo di emanare una nuova ordinanza e permettere l’avvio immediato dei traslochi con una ditta che abbiamo già contrattualizzato», ha detto ieri il presidente dell’Ater Chieti, Antonio Tavani, impegnato con tutta la struttura a far sì che gli inquilini dei due complessi di piazza 28 Dicembre - una quarantina in totale - subiscano meno disagi possibili. Un imponente lavoro portato avanti dall’Azienda territoriale di edilizia residenziale in stretta sinergia con il Comune: «Possiamo partire già domani (oggi per chi legge, ndr) in caso di ordinanza del sindaco», ha aggiunto Tavani. In ogni caso in una settimana dovrebbero concludersi: «Entro la fine della prossima settimana le famiglie saranno sistemate nei nuovi alloggi», ha affermato Tavani. «Vogliamo che gli inquilini si ambientino il prima possibile nei nuovi locali affinché possano trascorrere un Natale sereno e tranquillo».
Ma non solo: «Le strutture ricettive che ospitano le persone», ha aggiunto il presidente dell’Ater, «con l’avvicinarsi delle festività iniziano a riempirsi. È questo un ulteriore motivo per cui dobbiamo fare in fretta nell’accogliere nelle nuove sistemazioni le persone rimaste senza casa».
Secondo i programmi, la ditta che entrerà all’interno delle due palazzine al civico 23 e 25, potranno farlo accompagnati da due inquilini di ogni appartamento. Gli interventi di trasloco, per ognuna delle due palazzine riguarderanno un appartamento al giorno. Per di più «la ditta ci ha garantito il lavoro anche nelle giornate festive», ha precisato Tavani. Il tutto mentre si valutano le sorti dei due immobili. Tra le ipotesi c’è quella dell’abbattimento, con la successiva ricostruzione e il diritto di prelazione degli appartamenti stessi per le famiglie evacuate. Abbattimento che, invece, è stato già deciso per la palazzina a rischio crollo al civico 27.
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