Ferrara e la maggioranza spaccata Via alle verifiche di fine mandato 

Nell’ultimo consiglio c’è stata l’ennesima frattura con il polo civico guidato da Paolo De Cesare Il sindaco: «Voglio incontrare tutti gli assessori». E ora non si escludono conseguenze politiche  

CHIETI. Il sindaco Diego Ferrara avvia una verifica di programma di fine mandato con una serie di incontri con gli assessori. All’indomani del consiglio comunale con l’ennesimo strappo con il polo civico che fa capo al vicesindaco Paolo De Cesare, è probabile che la verifica programmatica non avrà solo risvolti amministrativi ma anche politici.
La tenuta della coalizione ha scricchiolato più di una volta e il sindaco si è sentito di nuovo bersaglio per il fuoco amico. La compattezza politica è da tempo a rischio. Il Pd, partito del sindaco, ha perso pezzi: alcuni consiglieri sono andati via, altri semplicemente non si presentano in consiglio e non partecipano alla vita amministrativa.
Le civiche di centrosinistra hanno visto l’abbandono di consiglieri che sono andati all’opposizione: l’ultimo in ordine di tempo è il presidente della commissione bilancio, Edoardo Raimondi, prima di lui c’era stato Alberto Chiavaroli. Altri sono rimasti in maggioranza ma in posizione critica.
E poi c’è il polo civico, che ha perso il consigliere Damiano Zappone, ma per il resto si muove come un blocco unico e spesso va in rotta di collisione con il resto del centrosinistra. Come è successo nel caso della modifica al regolamento dei servizi cimiteriali: una modifica non voluta dall’assessore al cimitero Alberta Giannini, che ha visto il sindaco votare in maniera contraria in aula, sconfitto dalla temporanea alleanza tra il polo civico e le forze d’opposizione. E certamente non hanno giovato i toni duri utilizzati all’interno del consiglio comunale, soprattutto nel botta e risposta tra la capogruppo della civica Chi ama Chieti, Silvia Di Pasquale, favorevole alla modica del regolamento cimiteriale, e lo stesso sindaco, contrario alla modifica.
«Ho avviato una verifica di programma di fine mandato con tutti gli assessori», fa sapere Ferrara. Con l’ente in dissesto e il bilancio stabilmente riequilibrato (vale a dire il bilancio senza i debiti del passato) non ancora approvato a livello ministeriale, il sindaco vuole sapere quali sono gli obiettivi che si possono ancora cogliere. La mancata approvazione del bilancio – redatto a novembre scorso – sta mettendo in ginocchio non solo l’ente ma l’intera città, perché le risorse economiche sono ormai al lumicino. Da Roma al momento è arrivato solo il via libera per il Piao, il Piano integrato di attività e organizzazione, documento unico di programmazione che assorbe molti dei Piani che finora le amministrazioni pubbliche erano tenute a predisporre annualmente.
L’ok al Piao «ci fa ben sperare», dice Ferrara, «ma, per quanto riguarda i tempi dell’approvazione del bilancio, credo che si debba attendere almeno fine settembre».