Fiat Ducato, comincia l’imbarco al porto di Ortona

La nave Grimaldi lunga quasi 200 metri attracca nello scalo: caricati quattrocento furgoni della Sevel per raggiungere Monfalcone e poi la Croazia

ORTONA. Sbarco storico per il porto di Ortona: questa mattina sono iniziate le operazioni di carico di 400 furgoni Ducato Fiat da parte della Grimaldi, prestigiosa compagnia navale di Napoli. Nella banchina di Riva nord nuova i furgoni sono arrivati via bisarche occupando circa 7mila metri quadri di spazio.

I veicoli Fiat vengono caricati sulla nave Eurocargo Istanbul, del 1998, lunga 195 metri e larga 25, grande quindi quasi come una Panamax (navi le cui dimensioni consentono il passaggio nel canale di Panama). Appena termineranno le operazioni di imbarco la nave ripartirà con destinazione Monfalcone e poi Croazia.

Si tratta di un'occasione unica per il porto di Ortona. Un vero e proprio test delle capacità di uno dei porti più importanti d'Abruzzo, quattro volte più grande di quello, ad esempio, di Vasto. «Per noi» commenta il sindaco di Ortona, Vincenzo D'Ottavio «si tratta di un evento. Da tempo che eravamo in contatto con la Grimaldi, e oggi questa importante compagnia può testare i tempi di imbarco, il fondale, il bacino acqueo interno, l'enorme spazio delle banchine. Spero che questa prova dia esito positivo perchè proprio per accogliere compagnie navali come la Grimaldi, che ci ha manifestato il suo reale interessamento, stiamo accelerando i tempi per il Piano regolatore portuale, fermo dal 1969, per la bretella di collegamento con l'autostrada e il dragaggio del porto. E' ora che il porto di Ortona decolli».

. Le potenzialità del porto ortonese stanno tutte in una rete di infrastrutture che bisognerà programmare da qui ai prossimi anni in modo sinergico con la Regione. E' quello che auspica Ilario Cocciola, presidente del consiglio comunale di Ortona ed esperto avvocato marittimista. «La chiave di volta di questo porto» spiega Cocciola « è quella di essere stato riconosciuto come porto nazionale con decreto del Presidente del consiglio dei ministri già nel 1995. Questo consente di inserire il porto di Ortona tra i più importanti del territorio italiano e allo stesso tempo gli operatori di settore hanno la garanzia di una certificazione. Il nuovo Prg prevede una grande evoluzione del porto, con, ad esempio, una banchina lunga 800 metri e ampissimi fondali. In questo porto le navi di grandi dimensioni possono già contare su una possibilità di manovra di 500 metri. Ciò significa spazi ampi e sicuri, elementi che, assieme al collegamento veloce con l'autostrada e la presenza dei binari, fanno del porto di Ortona una infrastruttura importantissima. C'è anche un altro fattore molto importante dal punto di vista del trasporto merci» prosegue Cocciola «l'Unione europea ha previsto che nel 2030 il 30% del trasporto di merci che debbano fare un viaggio superiore ai 300 chilometri dovrà essere trasportato su ferro, ovvero le rotaie, o via mare. La percentuale diventa del 50% nel 2050. Se pensiamo che oggi il trasporto merci nazionale avviene solo per il 7% su rotaia, ci rendiamo conto dell'importanza che assumerà il porto nel prossimo futuro. Il sistema portuale oggi è strategico per l'Abruzzo e l'Italia, ma bisogna lavorare per un sistema infrastrutturale che sia reticolare: il porto è solo l'anello finale di una catena che coinvolge strade, ferrovie e collegamenti veloci».

Daria De Laurentiis

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