Fim-Cisl, il segretario nazionale: «Stellantis, servono più garanzie» 

Uliano interviene all’assemblea regionale degli iscritti a Fossacesia: incertezza su produzioni e indotto Il sindacato chiede un’accelerazione nella definizione degli impegni del gruppo e della ex Sevel

FOSSACESIA. «Stellantis deve darci delle garanzie non solo in termini di volumi e di posizionamento dei modelli, ma anche sulle responsabilità che l’azienda ha sull’indotto, una rete che per noi è fondamentale». Fari puntati su Stellantis da parte del neo segretario generale (eletto a marzo) della Fim-Cisl Ferdinando Uliano, intervenuto ieri nella riunione del consiglio generale Fim-Cisl Abruzzo e Molise alla presenza dei segretari generali Abruzzo e Molise, Amedeo Nanni e Giovanni Notaro e di rsu e iscritti al sindacato nell’hotel Giardino a Fossacesia. E tra le prime questioni affrontate al tavolo, tra le più urgenti per il territorio, c’è quella che riguarda lo stabilimento dei furgoni commerciali leggeri che, dopo una importante risalita e le percentuali di vendita con il segno positivo, si trova di fronte a un sensibile rallentamento produttivo sul fronte del mercato di riferimento dei camper.
«Abbiamo verificato la situazione e una flessione in effetti c’è», riferisce Uliano, «da quello che ci risulta potrebbe essere solo transitoria, ma a questo punto per noi diventa prioritario che questo stabilimento mantenga la sua leadership come del resto il gruppo ci ha sempre affermato nel campo dei veicoli commerciali. Come Fim abbiamo aperto un confronto in sede governativa, stiamo chiedendo un’accelerata nella definizione degli impegni del gruppo e quindi anche sulla ex Sevel faremo un approfondimento ulteriore e chiederemo garanzie rispetto anche all’equilibrio con lo stabilimento polacco».
E preoccupa anche il rapporto del gruppo motoristico con i fornitori. Prima Baomarc, poi Adler a seguito di contrasti commerciali con Stellantis, hanno interrotto le forniture bloccando lo stabilimento per qualche turno: «Il tema delle forniture della componentistica e un’altra delle questioni che stiamo osservando», spiega Uliano, «e nella trattativa che abbiamo in corso con Stellantis stiamo verificando che non ci siano operazioni volte a superare l’indotto di prossimità intorno allo stabilimento. Per noi è una priorità. Sappiamo che il gruppo sta intervenendo sulla rete di fornitura accelerando la scontistica per essere più competitivo a livello mondiale, però diventa per noi importante che rispetto al tema dell’efficienza non ci siano operazioni volte a emarginare i fornitori italiani a discapito di altri fornitori che non sono nel nostro Paese. Quando parliamo del settore dell’auto e del milione dei veicoli da produrre», conclude il segretario generale Fim, «parliamo anche dell’impegno sulla rete della fornitura perché tutto si lega: non possiamo pensare solo ai 42mila dipendenti diretti di Stellatis, ma dobbiamo pensare ad altrettanti dipendenti che ci sono nella rete della fornitura della componentistica».
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