Geriatria, torna il sereno «Pazienti in sicurezza» 

Ortona. Emergenza rientrata dopo la chiusura del reparto per il focolaio di Covid Su trenta posti letto, ricoverati solo dieci malati. Altre 4 postazioni “filtro”  

ORTONA. Massima attenzione e costanti controlli per scongiurare nuovi pericoli. A due settimane dalla riapertura della Geriatria dell’ospedale di Ortona, sembra essere totalmente rientrata l’emergenza che aveva portato alla chiusura del reparto conseguente alla scoperta del maxi focolaio di Covid-19. Al Bernabeo è arrivata la quiete dopo la tempesta alimentata dalle 33 persone contagiate tra operatori e pazienti. Alla riapertura avvenuta lo scorso 21 maggio con tanto di benedizione del cappellano dell’ospedale, don Vincent, è seguita una ripresa delle attività graduale e con tutte le precauzioni del caso. Nel reparto che normalmente conta trenta posti letto, può essere garantita attualmente la degenza per dieci pazienti no-Covid. A questi si aggiungono altre quattro postazioni “filtro”, ossia riservate ai ricoverati con problematiche comunque non riferibili al coronavirus ma la cui negatività tuttavia non è stata ancora pienamente accertata in quanto in attesa di tampone di conferma. Tutti i test effettuati finora sono comunque risultati negativi e nel reparto non c’è nemmeno il “pienone”. La ripresa delle attività, dunque, è avvenuta secondo precisi protocolli che stanno garantendo la sicurezza all’interno del reparto al quinto piano dell’ospedale.
«Speriamo che ogni cosa continui ad andare per il meglio», è l’auspicio che arriva dagli addetti ai lavori dell’unità operativa. Questi sono tornati tutti “arruolati” dopo la fase emergenziale, durante la quale sono stati contagiati quindici di loro, tre in meno dei pazienti positivi che erano ricoverati nella stessa Geriatria e che erano stati trasferiti al Santissima Annunziata. Gli operatori non contagiati, vista la chiusura della Geriatria erano stati ridistribuiti in altri reparti dell’ospedale di contrada Santa Liberata (Lungodegenza e Riabilitazione) e alla clinica medica di Chieti. E proprio dai reparti del presidio teatino sono giunti i primi degenti ospitati a seguito della ripresa delle attività al Bernabeo. Subito dopo sono tornati ad arrivare anche dal pronto soccorso: in questi casi prima del ricovero viene accertato che il paziente non presenti uno stato febbrile, problemi respiratori o qualsiasi altro sintomo possa far ipotizzare il contagio. Ad ogni modo dopo l’emergenza anche la Geriatria è tornata a garantire l’attività.
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