Gli esperti alla Sevel per la perizia sull’incidente mortale 

Atessa. Tragedia del 3 gennaio: sopralluogo alla Lastratura Verifica-bis tra una settimana: area ancora sotto sequestro 

ATESSA. Al via la perizia tecnica in fabbrica per fare luce sull’incidente sul lavoro alla Sevel di Atessa, costato la vita all’operaio 28enne Cristian Terilli. Primo sopralluogo ieri nello stabilimento dei veicoli leggeri in Val di Sangro, dove lo scorso 3 gennaio ha perso la vita il giovane manutentore di Pignataro Interamna (Frosinone) impegnato in un intervento di manutenzione all’Ute 1 del reparto di Lastratura. In mattinata il pm Serena Rossi, titolare dell’inchiesta, ha conferito in Procura, a Lanciano, l’incarico a due consulenti di Roma, Alfredo Ripanucci e l’ingegnere Rodolfo Fugger, i quali dovranno accertare cause e modalità che hanno portato all’improvviso crollo di una parte dell’impianto che l’operaio stava controllando. Terilli stava sostituendo i tiranti di un elevatore che movimenta le fiancate sinistre del Ducato, quando un castelletto di traslazione gli è piombato addosso schiacciandolo e uccidendolo quasi sul colpo.
Dopo il conferimento dell’incarico si è svolto un primo sopralluogo in fabbrica, al quale erano presenti i carabinieri di Atessa, cui sono affidate le indagini, e i periti di parte nominati dagli indagati e dalla famiglia della vittima. Un secondo sopralluogo è in programma la settimana prossima. Sull’incidente mortale la Procura di Lanciano ha aperto un’indagine per cooperazione nel delitto colposo e omicidio colposo. Sul registro degli indagati sono iscritti i responsabili legali e della sicurezza delle tre aziende coinvolte: per Fca-Sevel Angelo Coppola e Martin Oviedo; per Comau, società del gruppo Fca che ha in appalto la manutenzione, Pietro Ottavis e Antonio Sarracino; per Sinergia, che ha il subappalto e di cui Terilli era dipendente, Renato Di Carlo e Michele Guerra. L’area del reparto di Lastratura è sottoposta a sequestro dal giorno della tragedia. In conseguenza del parziale sequestro, dallo scorso 8 gennaio l’azienda ha fatto ricorso alla cassa integrazione per 700 lavoratori, che è stata prolungata fino a domani. Non è esclusa, tuttavia, un’ulteriore proroga. In questo periodo la produzione dei furgoni commerciali leggeri è scesa da 1.200 furgoni al giorno a circa 850-950 veicoli.
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