Igiene zero: chiusa la cucina dell’ospedale 

Il servizio è gestito da una ditta privata. In attesa delle decisioni della Asl i pasti vengono preparati al Renzetti di Lanciano

VASTO. Un anno fa la chiusura per una fuga di gas. Ieri la cucina dell’ospedale San Pio gestita da una ditta privata è stata chiusa dai Nas di Pescara per «gravi carenze igienico sanitarie». I locali del luogo dove venivano preparati primi piatti, il brodo vegetale e diete speciali (per esempio pasti per diabetici), sono stati giudicati inadeguati dal punto di vista igienico e strutturale. Mancavano anche adeguate protezioni anti-insetti al punto che i militari ne hanno trovati alcuni striscianti. Per il San Pio, già in sofferenza per la mancanza di primari e di adeguata strumentazione, è stato un altro duro colpo. Ora i pasti dovranno arrivare obbligatoriamente da Lanciano. La speranza dei vastesi è che la dirigenza della Asl e l’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, dispongano subito un immediato e adeguato intervento. Per il momento la porta della cucina resta chiusa.
Il servizio non dipende della Asl ma è stato dato in appalto a una ditta privata. L’azienda sanitaria si riserva di avere nei prossimi giorni un incontro con i responsabili della ditta per capire che cosa è accaduto. I componenti l’associazione in difesa dell’ospedale, L’Arcobaleno, nel corso della manifestazione dello scorso 10 novembre davanti al San Pio avevano chiesto la sistemazione della cucina con il ritorno a Vasto di tutti i pasti destinati ai pazienti. La richiesta era stata fatta in seguito alle tante segnalazioni di criticità arrivate dall’utenza.
Gli umori all’interno dell’ospedale sono sempre più neri. Per la cena di ieri sera e per i pasti dei giorni successivi, fino alla riparazione del guasto, la ditta che gestisce le mense aziendali, provvederà a confezionare i pasti caldi nelle cucine dell’ospedale Renzetti di Lanciano e a trasportarli con modalità adeguate a Vasto. I tempi di igienizzazione dei locali non si prevedono brevissimi, ma il servizio sarà regolarmente assicurato e nei prossimi giorni si faranno valutazioni più approfondite.
«È triste assistere al declino, che pare irreversibile, del San Pio», hanno commentato ieri alcuni pazienti. È mai possibile che nessun politico di Vasto sia capace di ridarci una sanità decente? Il Comitato in difesa dell'ospedale dovrebbe prendere le distanze da situazioni di inefficienza e di incapacità gestionale che sono un danno a questa importante parte del territorio regionale e aiutare i malati. Ma i tavoli di incontro non servono a nessuno».
L'associazione Arcobaleno, presieduta dall'avvocato Angela Pennetta, intanto, annuncia un altro sit-in e questa volta davanti alla sede della Regione.
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