Il logo del Club degli Achilliani

CHIETI

Il mito dell'antica Teate nel Club degli Achilliani

L'associazione rinnova l'organigramma e raccoglie adesioni: "Non è un’operazione di nostalgia, rivolta al passato, ma al contrario un desiderio di parlare di futuro"

CHIETI. Gli Achlliani - il club che ripercorre e celebra il mito fondativo dell’antica Teate e che intende valorizzare e promuovere il patrimonio culturale della città di Chieti - rinnovano l'organigramma. Previsto tra l'altro l'ingresso di professionisti. L'occasione è la riunione convocata per oggi dal garante Ugo Achille Iezzi nei locali del club enogastronomico teatino, Capsicum. Il Club degli Achilliani conta oltre cento iscritti, mille le adesioni sulla pagina facebook.

La mozione è unica e presentata all’unanimità degli iscritti: presidente effettivo, Oscar D’Angelo; presidente onorario, Mario D’Alessandro; segretario generale, Adriano Ciccarone; Comitato dei garanti: Ugo Achille Iezzi e Maurizio Formichetti; Comitato di presidenza: Rodolfo Rispoli (vice presidente vicario), Marcello Rapinese, Floriano Garofalo, Barbara Belisario, Marilisa Palazzone, Ennio Barone, Sergio D’Andrea, Santino Strizzi, Luisa Caramanico e Maria Di Iorio.

Il logo del Club degli Achilliani è stato disegnato dal vignettista Passepartout, Gianfranco Tartaglia; la targa dallo scultore abruzzese Tonino Santeusanio.

“Questa storia inizia, come tante storie fantastiche, per gioco", ricorda il giornalista Ugo Iezzi, fondatore e Garante degli “Achilliani: "Una mattina dell’11 maggio di 10 anni fa. Un’allegra brigata, convocata alla villa comunale, decide che è arrivato il momento di festeggiare il compleanno della città e il suo formidabile fondatore, ovvero l’eroe omerico Achille". “Siamo Achilliani – aggiunge Iezzi - perché siamo andati oltre la teatinità. Perché, come abbiamo detto nello slogan fondativo del club: “La storia siamo noi e la leggenda anche". E’ importante per una comunità avere un mito fondativo, che serva a cementare il senso di appartenenza comune. Chieti poi ha nello stemma ufficiale della città il mito. Il mito di Achille. Per noi Achilliani parlare delle origini non è un’operazione di nostalgia, rivolta al passato, ma al contrario un desiderio di parlare di futuro, di cosa si vuole essere, di cosa si vuole fare, e di quali progettualità si intendono portare avanti.