Il prefetto Barbato: medici  e infermieri forti e gentili 

Presenze limitate alla villa comunale per il rispetto delle norme anti contagio Il sindaco: «Le istituzioni sono i capisaldi da cui ripartire dopo l’emergenza»

CHIETI. «Anche durante l’emergenza coronavirus avete dimostrato, ancora una volta, in silenzio, quello spirito e quella forza d’animo che contraddistinguono il popolo forte e gentile dell’Abruzzo». Nel giorno della festa della Repubblica, il «grazie» più sentito del prefetto Giacomo Barbato è andato ai medici, agli infermieri e agli operatori sanitari che hanno affrontato in prima linea, e stanno tuttora combattendo, la battaglia contro il Covid.
Il messaggio video è stato pubblicato sul sito della prefettura perché, nel rispetto delle norme per contenere il rischio di contagio, durante la cerimonia alla villa comunale sono state previste esclusivamente l’alzabandiera e la deposizione della corona davanti al monumento ai Caduti. Per le esigenze di distanziamento sociale, non c’è stato l’invito a partecipare alla cittadinanza, né sono state coinvolte formazioni militari, di altri corpi dello Stato o di associazioni. Dopo la breve cerimonia, dal palazzo del governo, il prefetto ha letto il tradizionale messaggio del Presidente della Repubblica e il video, come detto, è stato diffuso sul web. «L’unità morale», ha aggiunto Barbato, «deve essere la linea di tutti: dai cittadini alle massime autorità, che siano in provincia o che siano a Roma. Come i cittadini hanno dato grande dimostrazione di responsabilità in questi duri momenti e sono stati capaci di autodisciplinarsi, l’Italia saprà riprendersi e, in uno spirito di concordia nazionale, riusciremo a ritornare in breve tempo ai nostri livelli di grande Paese». Oltre coloro che hanno sfidato in trincea il coronavirus, Barbato ha ringraziato anche «i rappresentanti delle comunità locali, della magistratura, delle forze dell’ordine e degli altri corpi dello Stato, dell’esercito, delle associazioni, del mondo della scuola e, soprattutto, tutti i cittadini di questa meravigliosa terra abruzzese».
Non è mancato neppure il messaggio del sindaco Umberto Di Primio: «Libertà e democrazia sono il dono più bello della nostra Repubblica. Ce la faremo, come sempre fatto in questi lunghi 74 anni: ci rialzeremo per progettare insieme il futuro del nostro Paese. Con il prefetto, alla villa comunale, abbiamo reso omaggio ai nostri Caduti, a coloro che, sacrificandosi, ci hanno consentito di guardare alla vita con fiducia in questo 2 giugno di determinazione e speranza nonostante le difficoltà. Abbiamo avuto un segnale importante della presenza delle istituzioni, i capisaldi da cui ripartire».