In abbandono l’impianto sportivo di Foce

Rocca San Giovanni. Un anno fa l’affidamento ai privati, poi la rinuncia all’appalto e il degrado

ROCCA SAN GIOVANNI. Versa ancora in condizioni di degrado l’impianto sportivo della Foce. A distanza di un anno da quando c’è stato il primo affidamento da parte del Comune a una società privata, e a pochi giorni dall’inizio effettivo della stagione balneare, quella che potrebbe essere una struttura di richiamo e di valore per l’intera costa roccolana è ancora in preda a erbacce, rifiuti e degrado. La segnalazione arriva dalla società Eurocat 1 che nella primavera del 2013 è risultata aggiudicataria della gara d’appalto per la gestione dell’impianto sportivo con una percentuale superiore all’80%. «Abbiamo presentato un progetto esecutivo molto dettagliato», racconta Fabio Catenaro, responsabile tecnico della società, «che prevedeva diversi campi sportivi, locali, servizi igienici, ufficio turistico. Avevamo previsto anche numerose iniziative di promozione turistica, la struttura ne sarebbe risultata sicuramente migliorata».

La società, a cui nel frattempo, prima dell’aggiudicazione definitiva e ufficiale erano state consegnate anche le chiavi dell’impianto, aveva anche cominciato ad effettuare lavori per un valore di circa 6mila euro. L’inghippo sarebbe arrivato appena dopo. «Siamo stati convocati dal sindaco», spiega Catenaro, «che, con fare molto brusco ci intima che, se non avessimo terminato i lavori e aperto al pubblico la struttura entro 30 giorni a partire da quello stesso giorno, il Comune ci avrebbe ritirato l’appalto. A quel punto, dato che c’erano state e si preannunciavano numerose giornate di pioggia e dato che la struttura mancava di tutto, perfino degli allacci e dell’agibilità, non abbiamo voluto rischiare di non poter riconsegnare l’impianto in tempi così brevi e abbiamo rinunciato all’appalto. Oggi», prosegue il responsabile della Eurocat1, «ci sentiamo beffati. La società che è arrivata seconda, stando al piano esecutivo che ha consegnato in Comune e che abbiamo potuto consultare solo ora, ha scritto di poter riconsegnare l’opera nel giugno 2016, addirittura due anni dopo di noi. Ci domandiamo come mai a noi dovevano bastare solo 30 giorni e all’altra società servono due anni. Inoltre la struttura versa ancora in condizioni molto precarie e allo stato di abbandono».

«Controlleremo i termini dell’appalto», replica il sindaco, Gianni Di Rito, «se la società che ha preso in gestione la struttura è in grado di rispettare gli impegni presi bene, se no siamo pronti a sciogliere il contratto».

Daria De Laurentiis

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