La società inglese: la sospensione non significa una rinuncia alle future estrazioni

La Medoilgas gela gli ambientalisti «Il progetto Ombrina 2 va avanti»

La società inglese: la sospensione non significa una rinuncia alle future estrazioni

LANCIANO. «Ci dispiace per chi sta aprendo bottiglie di champagne, ma non rinunciamo al giacimento di Ombrina Mare 2». La Medoilgas (Mediterranean Oil and Gas), tramite il suo ufficio stampa, nega che vi sia uno stop ai progetti di estrazione del petrolio al largo della Costa dei Trabocchi. Lo scorso 12 marzo, la società inglese ha presentato al Ministero dell’ambiente una richiesta di sospensione della procedura. Secondo l’azienda si tratta di un interruzione temporanea e, soprattutto, «non significa una rinuncia al progetto e alla concessione».

«È stata presentata una domanda di sospensione tecnica e temporanea», si legge in una nota della Megoilgas. «La richiesta è dovuta alla necessità di realizzare studi integrativi per la procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via). Una volta completati, saranno presentati ai responsabili del Ministero dell ambiente e la procedura riprenderà il suo corso ordinario. Non c è nessuna rinuncia alla concessione e al successivo sviluppo del progetto Ombrina Mare».

La Medoilgas non spiega di che natura siano gli studi tecnici che hanno reso necessaria la sospensione. L azienda si limita a dire che «si tratta di ordinari scambi di informazioni tra l’autorità competente e l’azienda interessata di volta in volta allo sviluppo di un progetto. Stiamo rispettando le disposizioni inerenti il percorso autorizzativo legato alle attività di Ombrina Mare, secondo quanto previsto dalla legge vigente».

Resta il fatto che la procedura di coltivazione in mare è sospesa ma che la Medoilgas non rinuncia alla concessione Ombrina mare 2. La multinazionale, ottenuto dal Cirm del Ministero dell’ambiente il sì tecnico al piano di sviluppo a giugno 2008, ha presentato la Valutazione di impatto ambientale con l’obiettivo di arrivare, entro il 2012, alla produzione di 20 milioni di barili di petrolio. Greggio che, secondo gli esperti, sarebbe bituminoso e ricco di zolfo, ossia di pessima qualità, ma che rappresenta una risorsa strategica per la Medoilgas e per tante altre aziende petrolifere.

Il progetto di una piattaforma petrolifera al largo della Costa dei Trabocchi resta dunque in piedi con tutti i pericoli del caso. Compreso scenari apocalittici come quelli che si stanno verificando negli Usa. Dove, nel mare della Louisiana e della Florida, il petrolio fuoriuscito da una piattaforma marina sta causando un disastro ecologico senza precedenti. Gli ambientalisti sono avvisati.

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