Lanciano, operai in corteo con la FiomLa rabbia operaia in piazza Plebiscito

Sciopero metalmecanici nella cittadina frentana i lavoratori della Sevel di Atessa, fabbrica del gruppo Fiat cheproduce i furgoni Ducato

LANCIANO. Le tute blu della Fiom scioperano e scendono oggi in piazza per dire no agli accordi Fiat di Pomigliano e Mirafiori. In Abruzzo, è Lanciano la sede della manifestazione di protesta, che vedrà coinvolti i lavoratori dello stabilimento Sevel di Atessa, dove la Fiat produce i furgoni. Ma all’iniziativa partecipano anche studenti, sindacati autonomi, partiti e esponenti politici, movimenti e associazioni. Le segreterie regionali di Fiom e Cgil stimano fra 3 e 5mila il numero dei partecipanti al corteo che avrà inizio alle 9 in piazza Cuonzo per concludersi in piazza Plebiscito.

I bus attesi sono una trentina e arriveranno da tutto l’Abruzzo. Hanno assicurato la partecipazione gli autonomi di Failms-Cisal, Usb (Unione sindacale di base), Cobas e altri sindacati di base, gli studenti delle scuole superiori di Lanciano e delegazioni e comitati studenteschi di Pescara e Chieti, le associazioni Cogito, Nuovo senso civico, Per l’acqua pubblica, Uniti contro la crisi, Contro la petrolizzazione dell’Abruzzo, i partiti Sinistra ecologia e Libertà (Sel), Italia dei Valori, Federazione della Sinistra Abruzzo. Tra le adesioni individuali e di gruppi civici figurano quelle dei candidati a sindaco di Lanciano per il centrosinistra, Mario Pupillo, e della lista Progetto Lanciano, Pino Valente, il deputato Giovanni Lolli con il segretario del Pd di Lanciano Leo Marongiu. Allo sciopero ci sarà anche una delegazione francese degli operai della Sevel Nord di Valenciennes e dei sindacati francesi. Gli interventi conclusivi in piazza Plebiscito sono invece affidati a Maurizio Marcelli (Fiom nazionale) e a Stefania Crogi, della segreteria nazionale Cgil.

«Una grande manifestazione nella città medaglia d’oro al valor militare per continuare a resistere e opporsi al tentativo di Marchionne e Confindustria di cancellare i diritti dei lavoratori» attaccano le segreterie regionali Fiom e Cgil Abruzzo. «Quelli di Mirafiori e Pomigliano sono accordi vergogna, perché fanno a pezzi il contratto nazionale, peggiorano le condizioni di lavoro e di salute dei lavoratori, non aumentano i salari, diminuiscono le tutele e cancellano la rappresentanza sindacale».

«E’ in atto un attacco inaccettabile alla contrattazione nazionale, ai diritti dei lavoratori e alla democrazia sindacale» afferma il comitato regionale di Sel. «Mentre il futuro della Sevel resta incerto per quanto attiene all’alleanza con Psa, il presidente Chiodi ancora non si è fatto carico di incontrare i vertici Fiat per avere un quadro reale della situazione»».

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