Le bollette arrivano già scadute E per tanti spariscono gli sgravi 

Le famiglie: le cartelle recapitate fino a un mese dopo la scadenza, ora è impossibile pagare a rate Con il Comune in predissesto cancellate le agevolazioni per chi non ha presentato le domande

CHIETI. Arrivano già scadute le bollette della Tari e, per le famiglie, diventa impossibile pagare a rate. Da giorni, le proteste si susseguono e gli uffici del Comune sono sommersi di telefonate. Anche sulle pagine Facebook cittadine rimbalzano le lamentele con le foto delle cartelle di pagamento scadute ancora prima di essere consegnate nelle cassette postali delle famiglie: in media un paio di settimane di ritardo ma c’è anche chi le ha ricevute dopo un mese. E stavolta le bollette sono arrivate per posta ordinaria e non attraverso lettere raccomandate: nessuno può dimostrare quando la cartella è stata ricevuta, se prima o dopo la scadenza. Il perché del ritardo dipenderebbe dalla Teateservizi, la società municipalizzata di riscossione delle tasse comunali.
SGRAVI Sorpresa anche per i costi: con il Comune in predissesto, a fronte di un buco di 78 milioni di euro, sono scomparse agevolazioni previste in precedenza: niente sgravi per i disabili e per i residenti della zona del Sir (Sito di interesse regionale per l’inquinamento) a Chieti Scalo. Su questo, però, l’amministrazione Ferrara si difende e risponde che è stato stanziato un milione di euro «per famiglie, imprese e professionisti in difficoltà»: la possibilità di ottenere gli sgravi è stata concessa con una finestra di 11 giorni per le domande (1-11 ottobre scorso). “Equità”, questa la parola chiave rilanciata alla presentazione delle riduzioni tariffarie Tari per 1.082.505 euro.
LA PROTESTA POLITICA Adesso anche Fratelli d’Italia prende posizione: «Esprimo preoccupazione», dice Alessio Crognale, membro del coordinamento cittadino di FdI, «per le innumerevoli proteste dei cittadini di Chieti che, in questi giorni, si vedono recapitare la bollettazione Tari relativa all’anno 2021. Questa documentazione, infatti, oltre ad arrivare tramite posta ordinaria, eludendo la certezza della data, presenta rate scadute già da un mese. Oltre al danno», continua Crognale, «si aggiunge la beffa della sanzione accessoria moratoria se il pagamento non verrà effettuato entro 7 giorni. Siamo davvero sconcertati rispetto a questo modo di procedere: i cittadini, già gravati dalla crisi economica dovuta dalla pandemia, dal rincaro delle utenze, si trovano di fronte ad una mannaia senza precedenti».
PREDISSESTO NEL MIRINO FdI torna a contestare le scelte finanziarie dell’amministrazione Ferrara con la procedura di predissesto nel mirino: «Per sorreggere il disastroso e fumoso piano di riequilibrio che l’amministrazione ha presentato e giustificare le cifre dichiarate, non solo sono state aumentate al massimo le aliquote», dice Crognale, «ma è stato chiesto ai cittadini di derogare al sistema di rateizzazione. Questo dimostra, ad avviso di FdI, l’incapacità amministrativa della giunta Ferrara oltre alla poca sensibilità di fronte alle problematiche sociali: pur di difendere postazioni e ruoli, si chiede il sacrificio a chi già è stato colpito gravosamente». (p.l.)