Licenze ai taxi, ora i rinnovi sono più veloci 

Le autorizzazioni sotto esame sono 40, l’iter diventa meno complicato grazie alle autocertificazioni

CHIETI. Il rinnovo annuale obbligatorio delle licenze per i taxi sarà d’ora in poi più facile e veloce. Lo assicura l’assessore comunale al commercio Manuel Pantalone che spiega come è stato possibile accorciare l’iter burocratico del settore Noleggio con conducente.
«Ci stiamo occupando con gli uffici dell’iter dei rinnovi delle licenze cittadine, per ottimizzare, velocizzare e rendere sempre più efficiente il servizio», dice l’assessore, «abbiamo risolto una criticità legata al tempo che si perdeva nella fase del rinnovo delle licenze, a causa in particolare del rimessaggio in città». Con il termine rimessaggio si intende un’autorimessa che, secondo le norme, deve essere situata necessariamente in città. Nella fase del rinnovo delle licenze si controlla anche questo aspetto. Un controllo che ovviamente porta via tempo. Per accorciare l’iter, il Comune ha pensato di andare avanti attraverso una semplice autodichiarazione che attesti l’esistenza di un garage in città. «Poi ovviamente», spiega Pantalone, «ci saranno i controlli degli uffici comunali per assicurarsi che nessuno certifichi il falso».
Sono 40 sono le licenze per i taxi cittadini. La partenza delle pratiche per il rinnovo sarà notificata dagli uffici a breve. E quest'anno ci vorrà meno tempo: «Ci siamo posti come obiettivo di arrivare a tutti i 40 rinnovi nel giro di un mese scarso», dice l'assessore. Le licenze sono scadute il 31 dicembre scorso, «ma grazie a un periodo che potremmo considerare di nulla osta», continua Pantalone, «abbiamo approfittato di questo mese per mettere sul tappeto questa nuova procedura molto più rapida». L'assessore annuncia anche la volontà di riconvocare la commissione taxi per aggiornare i tassisti teatini sui progressi fatti da un anno a questa parte, quando è stato attivato il Radiotaxi Chieti. «Oggi il Radiotaxi cittadino è chiaramente identificabile», assicura Pantalone, «abbiamo superato quel fenomeno anomalo dei tassisti non di Chieti che però lavoravano in città come se lo fossero. Il Radiotaxi funziona bene ed è una forma di tutela dei tassisti cittadini». (a.i.)
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