tribunale

Maltrattò gli alunni: processo al via

Supplente alla sbarra, parti civili le famiglie di due ragazzi

VASTO. È cominciato a porte chiuse il processo al supplente di Vasto accusato di maltrattamenti ai minori e falsità ideologica in atto pubblico. Per l’imputato la Procura ha chiesto il rito immediato. L’accusato, finito agli arresti domiciliari a ottobre del 2012, ha sempre negato ogni addebito.

Le famiglie di due alunni si sono costituite però parte civile. Martedì il giudice monocratico Fabrizio Pasquale ha ascoltato alcuni alunni e il loro racconto non ha certo aiutato l’insegnante. Il giudice deve ascoltare ancora diverse altre testimonianze e per questo il processo è stato aggiornato all’11 dicembre.

I fatti contestati al supplente dai genitori di 14 alunni si sarebbero verificati dal 28 settembre al 17 dicembre 2011. Quel giorno il professore venne sospeso per dieci giorni. Alla scadenza del provvedimento non tornò ad insegnare. Nel frattempo la polizia iniziò a indagare su di lui. E quello che riferirono 40 testimoni non piacque affatto agli agenti. L’insegnante fu accusato di maltrattamenti.

La versione del supplente è ben diversa. La difesa, rappresentata dall’avvocato Concezio Di Risio, sostiene che al massimo può essere contestata l’accusa di abuso dei mezzi di correzione. La vicenda è delicatissima. Un ruolo importatissimo lo hanno i 14 alunni che sarebbero stati maltrattati. È dal loro racconto che il giudice Pasquale vuole verificare la fondatezza delle accuse. (p.c.)

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