Mario Negri Sud, deserta anche la seconda asta 

La struttura della Provincia, valutata 10 milioni, resta invenduta e in abbandono FdI accusa: gli investitori fuggono. Il presidente Pupillo: ora la trattativa privata

SANTA MARIA IMBARO. È andato deserto il bando predisposto dalla Provincia di Chieti a inizio dicembre per la vendita dell’immobile che ospitava il centro di ricerca scientifica e farmacologica Mario Negri Sud. Dopo che era saltata l’aggiudicazione all’associazione Amil Lazio (Associazione mutilati e invalidi del lavoro orfani e vedove) a seguito del versamento, come deposito cauzionale, di un assegno bancario che si era rivelato scoperto, l’ente ha di nuovo messo in vendita il complesso immobiliare prevedendo lo stesso prezzo a base d’asta del bando precedente, 10.729.260 euro e la presentazione delle offerte entro e non oltre lo scorso 7 gennaio. Ma nessuno ha risposto.
Nel frattempo, come denunciano i consiglieri provinciali di Fratelli d’Italia, Gabriele Di Bucchianico, Elisa Marinelli e Pierdomenico Tiberio, il gruppo Neuromed, colosso molisano della sanità privata che pure era interessato ad occupare l’immobile dietro tuttavia un contratto di affitto e non di acquisto, ha deciso di investire nella Marsica. «Il gruppo», fanno notare gli esponenti di Fdi, «è entrato nella gestione della Clinica Immacolata di Celano, dove realizzerà un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico e un ospedale nel quale verranno svolte attività di ricerca e gestione dei servizi sanitari. Un importante progetto che, inquadrato come contributo alla ricerca, riuscirà anche ad ottenere cospicui finanziamenti dal ministero. Un piano ambizioso che sembra prevedere anche il rientro in Abruzzo di una ventina di ricercatori dell’ex Negri Sud. Secondo alcune indiscrezioni, nella Marsica si trasferirebbe il professor Giovanni di Gaetano, dal 2018 presidente dell’Irccs di Pozzilli e biologo di fama internazionale, fondatore e direttore storico del Negri Sud». «Un colpo al cuore per il territorio», criticano i tre consiglieri, «il Mario Negri Sud sarebbe stata la collocazione naturale per una società come la Neuromed che si occupa di ricerca scientifica a carattere nazionale. Assistiamo invece, ancora increduli, all’ennesimo fallimento di una Provincia amministrata male e che in questi anni ci ha riservato solo brutte figure».
«Neuromed era interessata all'affitto dei locali, noi alla vendita», replica il presidente della Provincia, Mario Pupillo, «adesso, dopo due bandi deserti (il bando precedente a quello in cui aveva risposto l’associazione laziale, ndc), possiamo procedere con la trattativa privata con alcune società che si sono fatte avanti a livello informale. Per noi è importante espletare tutte le possibilità concesse dalla legge e in futuro, se non dovesse andare nulla in porto, si potrebbe pensare anche ad un cambio di destinazione d’uso fermo restando il carattere scientifico e di ricerca dell’immobile».
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