Cassa integrazione fino a ottobre. Sos dei sindacati anche per il caro-bus

Niente ripresa, altri stop alla Sevel

Cassa integrazione fino a ottobre. Sos dei sindacati anche per il caro-bus

 ATESSA. Si conferma anche per l’autunno la crisi della Sevel. L’attesa ripresa dei mercati stenta per i veicoli commerciali e la fabbrica più grande d’Abruzzo annuncia nuova cassa integrazione (Cig) dal 25 settembre al 4 ottobre. Una chiusura che si aggiunge a quella già programmata da lunedì fino all’8 settembre. La Sevel ribadisce il trasferimento alla Fiat di Termoli di 40 operai molisani. Intanto la Fiom protesta per il caro-bus.

 Dopo mesi di impasse produttiva, la flessione sul mercato dei furgoni non accenna a ridursi. Nonostante l’avanzata nella penetrazione commerciale dei marchi del gruppo Sevel (Fiat Ducato, Peugeot Boxer e Citroen Jumper), i volumi produttivi per i prossimi mesi sono ancora in calo e così un nuovo stop produttivo tra settembre e ottobre è stato deciso dai vertici aziendali. La decisione è stata comunicata dalla direzione Sevel alle organizzazioni sindacali della rappresentanza unitaria di fabbrica (Rsu). Le prospettive di vendita rimangono nere almeno fino a tutto il 2009 e quindi l’unica scelta è quella di fermare all’occorrenza la produzione.
Sale perciò la preoccupazione fra i sindacati, per i quali da tempo si stanno scaricando solo sui lavoratori - oltre 5.200 alla Sevel e almeno 2.000 nell’indotto - gli effetti della crisi.

«Il provvedimento», incalza Marco Di Rocco, segretario Fiom Cgil, «chiude ogni prospettiva di riassunzione per i mille precari Sevel licenziati nel dicembre 2008 e che da fine agosto non percepiranno più l’indennità. Si sta creando di conseguenza un forte crisi sociale». «La situazione diventa pesante per i lavoratori», gli fa eco Roberto Salvatore, segretario provinciale Fismic. Un altro segnale della mancata ripresa arriva dalla scelta Sevel di dirottare nello stabilimento Fiat di Termoli 40 addetti molisani, dal quale sono però stati licenziati altrettanti interinali. Intanto monta la polemica sugli abbonamenti settimanali dei bus. «Chiediamo alla Regione e alle società di trasporto di riproporzionarne il costo nel periodo dal 7 all’11 settembre, perché i lavoratori pagano il prezzo intero nonostante usufruiscano del servizio solo per 3 giorni a causa della Cig», sostiene la Rsu Fiom Sevel.