vasto. formazione da oggi all’istituto palizzi con Emily abruzzo 

No alla sopraffazione sulle donne: percorso educativo nella scuola

VASTO. Un percorso educativo, articolato in quattro appuntamenti, per sensibilizzare e dire no ad ogni forma di sopraffazione sulle donne. Prendono il via oggi i quattro momenti di formazione...

VASTO. Un percorso educativo, articolato in quattro appuntamenti, per sensibilizzare e dire no ad ogni forma di sopraffazione sulle donne. Prendono il via oggi i quattro momenti di formazione promossi dall’istituto Palizzi di Vasto in collaborazione con l’associazione Emily Abruzzo, presieduta da Teresa Di Santo. Parte dalla scuola un progetto che vuole lanciare un messaggio educativo a famiglie e studenti.
Si comincia oggi , alle 11.40 nell’aula magna della scuola con il convegno “I mille volti della violenza”, con gli interventi di Chiara Di Spalatro, Manuela Colanzi e Grazia Anzivino, rispettivamente psicologhe e avvocato di Emily Abruzzo. Modera l’incontro Di Santo. Il 29 novembre, alle 8.30, gli studenti assisteranno alla “Città del cinema” alla proiezione del film “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi sulla violenza domestica. Il 30 novembre, alle 17.30, nell’aula magna dell’Istituto lo psicoterapeuta dell’età evolutiva Alberto Pellai incontrerà le famiglie e i docenti. Il giorno successivo, il 1° dicembre, sempre nell’aula magna, dialogherà con gli studenti sulla sua ultima fatica letteraria, “La vita accade”, un libro sulle emozioni maschili che non trascura, però tematiche importanti come la violenza sulle donne.
«In occasione della ricorrenza del 25 novembre l’Itset Palizzi promuove quattro momenti di formazione per sensibilizzare i giovani su una tematica purtroppo sempre attuale», spiega la dirigente Nicoletta Del Re, «proprio nei giorni in cui il ministero invita le istituzioni scolastiche, anche attraverso progetti, ad educare i giovani alle relazioni, la nostra scuola conferma il suo impegno pluriennale in prima linea anche grazie al lavoro in rete con associazioni del terzo settore».
Cultura, prevenzione ed educazione sono le armi principali, secondo Emily Abruzzo, per contrastare la violenza di genere. «Incontriamo periodicamente tanti ragazzi e ragazze nelle scuole di ogni ordine e grado», dice Di Santo, «e dialoghiamo con loro perché il nostro obiettivo è educare le giovani generazioni all’affettività, all’amore vero, al rispetto reciproco, alle relazioni sane. Sicuramente leggi più severe sono necessarie e urgenti, così come i centri antiviolenza sono indispensabili per quelle donne che non trovano nella loro casa un luogo sicuro, ma cio che riteniamo più efficace sono la formazione e la prevenzione». (a.b.)
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