Pelosi: orgogliosa delle mie origini in una terra di fede e patriottismo 

La speaker della Camera dei rappresentanti Usa ieri nel paese dal quale emigrò il nonno Thomas Il sindaco: ecco le chiavi del borgo. Il presidente Marsilio: riallacciamo il legame con i nostri emigrati

MONTENERODOMO. «Con orgoglio e emozione ho accettato la cittadinanza onoraria di Montenerodomo, paese dal quale emigrò mio nonno. Voi mi avete dato anche le chiavi del paese e adesso non posso non ritornare». È stata una giornata da mettere negli annali quella che il piccolo paese del Sangro ha vissuto ieri. L’occasione è stata data dalla visita, in forma privata, che Nancy Patricia D’Alessandro Pelosi, speaker della Camera dei rappresentanti Usa, ha fatto nel paese dal quale, nel 1891 il nonno emigrò per Baltimora. Durante l’incontro, il sindaco Angelo Piccoli ha conferito a Pelosi la cittadinanza onoraria e le ha dato, simbolicamente, le chiavi del paese.
LA VISITANancy Pelosi è arrivata da Fornelli, in provincia di Isernia, paese natale di sua mamma. Hanno accompagnato la terza carica degli Stati Uniti, dodici macchine di scorta, diverse blindate. Con la Pelosi c’era il marito Paul Pelosi e altri sedici membri della famiglia. Montenerodomo aveva nei suoi angoli una presenza discreta di carabinieri, polizia, Digos, uomini in borghese e in divisa. Come prima tappa c’è stato un incontro privato con alcuni famigliari della speaker della Camera dei rappresentanti Usa: Fedele e Anna Passalacqua con le figlie Francesca e Aurelia. «È stato un incontro commovente», dice Francesca, «le abbiamo anche detto ciò che si dice in famiglia e cioè di quando suo padre, Tommy D’Alessandro jr. nel 1932 tornò a Montenerodomo con una macchina mai vista che occupava quasi tutta la piazza. Siamo orgogliosi che ci abbia fatto visita».
IN PIAZZA CROCENella piazza del paese nella quale ci sono municipio, chiesa parrocchiale e monumento ai Caduti si è svolta la parte pubblica della visita. Nancy Pelosi è scesa da un blindato, indossava un elegante tailleur rosa confetto. Come primo atto da deposto un mazzo di fiori ai Caduti delle guerre. Poi, in piazza Croce, nella parte più alta del paese, a 1.100 metri, piccola ma dalla quale si spalanca un panorama sconfinato con la Maiella madre che tutto avvolge, c’è stato l’incontro con tanti sindaci e autorità. Poi una visita privata nella chiesa di San Martino e Santa Giusta, nella quale fu battezzano nonno Tommaso Fedele.
CITTADINA ONORARIA«Per noi è un onore e una soddisfazione accogliere Nancy Pelosi, nata D’Alessandro, accompagnarla nei luoghi che hanno visto nascere e crescere i suoi antenati, il nonno, Tommaso Fedele D’Alessandro montenerese di nascita partito nel 1891 da Montenerodomo senza farvi mai ritorno, inseguendo il sogno americano», ha detto il sindaco Angelo Piccoli che ha ricordato anche i suoi predecessori Antonio Tamburrino e Arnaldo Pace che si sono impegnati per arrivare alla giornata di ieri. «Oggi le diamo simbolicamente anche la chiave del paese perché, così come si sono aperti i nostri cuori, lo sono anche le nostre case».
IL PRESIDENTE MARSILIO«È un momento importante per la nostra regione. Con la visita della signora Pelosi, riallacciamo quel legame, mai dissolto, con gli emigranti che, all'inizio del '900, lasciarono l'Abruzzo per trovare fortuna oltreoceano».
IL SALUTO Di PELOSI«Questo è un territorio dove è grande la fede, il patriottismo e l'impegno verso la famiglia. Quando mio nonno ha lasciato l'Italia, l'ha fatto con grande coraggio. Nella mia famiglia abbiamo sempre professato il cattolicesimo e cercato di aiutare il prossimo, questo mi hanno insegnato mio nonno e mio padre (Thomas D'Alessandro jr., che fu membro della Camera dei rappresentanti per lo stato del Maryland dal 1939 al 1947 e successivamente sindaco di Baltimora fino al 1959, ndc). Sono davvero orgogliosa che la prima donna e la prima italo-americana eletta presidente della Camera dei rappresentanti Usa abbia avuto le origini da questo luogo. Che Dio benedica l'America e viva l'Italia».
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