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Petizione per aumentare le piste ciclabili
Tra le proposte all’amministrazione l’utilizzo di via Molino per collegare Vasto Marina alla Via Verde
VASTO . Creazione di una direttrice ciclabile che colleghi la città da nord a sud e l’utilizzo di via Mario Molino per creare un collegamento della Via Verde con Vasto Marina. Sono le due proposte che “Vasto ciclabile”, associazione che riunisce un gruppo di ciclisti urbani, lancia attraverso una petizione on line su Change.org. L’obiettivo è sensibilizzare la cittadinanza sulla mobilità sostenibile. Nonostante Vasto si fregi da alcuni anni della bandiera gialla della Fiab, la città continua ad essere, a detta dei ciclisti urbani, fortemente «autocentrica» e poco ciclabile.
«Con il crescente numero di cittadini che scelgono la bici come mezzo di trasporto in città, è essenziale investire in infrastrutture ciclabili in sede protetta, e dove possibile, con corsie riservate e moderazione del traffico», spiega il referente del gruppo Fabio Mascio, «proprio per questo abbiamo lanciato una petizione per la introduzione della ciclabilità a Vasto. Un passo avanti verso una città più accessibile, fruibile e vivibile per tutti». Tra le proposte spicca quella, già lanciata nel 2021 dal gruppo, di utilizzare via Mario Molino, l’arteria di collegamento per Vasto Marina, lungo la quale potrebbe essere creata un percorso ciclopedonale. Tale proposta è stata ripresa dall’amministrazione comunale che nel 2022 ha fatto redigere dai propri tecnici un documento di fattibilità per la realizzazione di nuovi percorsi ciclopedonali di collegamento.
«Dalla Via Verde è possibile a oggi collegarsi già al viadotto Molino che porta direttamente in città», spiega Mascio, «c'è un sentiero che sbuca sulla ciclabile e che può essere benissimo convertito a percorso ciclopedonale. Ci sarebbe solo da risolvere l'innesto con le allaccianti che si incrocerebbero inevitabilmente. Lavoro non insormontabile per l'ingegneria del traffico, ma in questo modo e lo ribadiamo, è possibile sfruttare un viadotto a quattro corsie, in piena area urbana per 900 metri. Ricavare con tutto lo spazio a disposizione una ciclabile in separata sede ben fatta in modo da collegare velocemente Vasto Marina a Vasto città, non è assolutamente un problema. Attualmente», conclude Mascio, «per una maggiore sicurezza molti salgono da via del Porto, allungando di molto la tempistica di rientro in città».(a.b.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
«Con il crescente numero di cittadini che scelgono la bici come mezzo di trasporto in città, è essenziale investire in infrastrutture ciclabili in sede protetta, e dove possibile, con corsie riservate e moderazione del traffico», spiega il referente del gruppo Fabio Mascio, «proprio per questo abbiamo lanciato una petizione per la introduzione della ciclabilità a Vasto. Un passo avanti verso una città più accessibile, fruibile e vivibile per tutti». Tra le proposte spicca quella, già lanciata nel 2021 dal gruppo, di utilizzare via Mario Molino, l’arteria di collegamento per Vasto Marina, lungo la quale potrebbe essere creata un percorso ciclopedonale. Tale proposta è stata ripresa dall’amministrazione comunale che nel 2022 ha fatto redigere dai propri tecnici un documento di fattibilità per la realizzazione di nuovi percorsi ciclopedonali di collegamento.
«Dalla Via Verde è possibile a oggi collegarsi già al viadotto Molino che porta direttamente in città», spiega Mascio, «c'è un sentiero che sbuca sulla ciclabile e che può essere benissimo convertito a percorso ciclopedonale. Ci sarebbe solo da risolvere l'innesto con le allaccianti che si incrocerebbero inevitabilmente. Lavoro non insormontabile per l'ingegneria del traffico, ma in questo modo e lo ribadiamo, è possibile sfruttare un viadotto a quattro corsie, in piena area urbana per 900 metri. Ricavare con tutto lo spazio a disposizione una ciclabile in separata sede ben fatta in modo da collegare velocemente Vasto Marina a Vasto città, non è assolutamente un problema. Attualmente», conclude Mascio, «per una maggiore sicurezza molti salgono da via del Porto, allungando di molto la tempistica di rientro in città».(a.b.)
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