Picchiato e rapinato per 20 euro Scatta la caccia agli aggressori 

Pugni e calci al volto di un 25enne che passeggiava in zona da alcuni giovani scesi da una Panda scura Il ferito operato a Pescara per la mandibola fratturata: prognosi di 40 giorni. Indagano i carabinieri 

LANCIANO. Picchiato e rapinato per 20 euro. Un bottino alquanto misero per un'aggressione invece brutale e destinata a lasciare segni, non solo nel fisico, della vittima. Si tratta di un giovane di 25 anni, G.C., che si è ritrovato con la mandibola rotta mentre stava facendo una tranquilla passeggiata in periferia. È successo sabato scorso nella zona di contrada Re di Coppe, ma solo martedì sera il giovane si è recato dai carabinieri a denunciare l'accaduto. Erano le 19 circa quando il 25enne stava passeggiando a bordo strada. A un tratto, è stato affiancato da una Fiat Panda di colore scuro, con a bordo tre o quattro persone.
Dal veicolo sono scesi in due e si sono avventati sul malcapitato. Calci e pugni, in particolare al volto, tanto da fracassargli la mandibola e fratturargli il setto nasale. Poi hanno rovistato nei vestiti portandogli via 20 euro in contanti, denaro che il giovane teneva in tasca. Velocemente sono risaliti in macchina, che è ripartita a tutto gas, lasciando il 25enne a terra, dolorante e tumefatto.
Avvisati i familiari dell'accaduto, G.C. si è recato al pronto soccorso dell'ospedale Renzetti per farsi medicare. Serie le lesioni riportate al volto, per una prognosi di 40 giorni. Attualmente è ricoverato all'ospedale Santo Spirito di Pescara, dove ieri è stato sottoposto a un intervento di chirurgia maxillo-facciale. Solo tre giorni dopo il fatto, martedì sera, il giovane ha denunciato la rapina subita. I carabinieri, diretti dal maggiore Fabio Vittorini, hanno subito avviato accertamenti per ricostruire in maniera precisa l'accaduto e per risalire ai responsabili. Delle indagini si occupano i militari della stazione. I due soggetti scesi dall'auto avrebbero agito a volto scoperto, ma in modo tanto rapido e violento da impedire alla vittima di vederli bene in faccia. Dovrebbe trattarsi di italiani, almeno in base alle poche parole farfugliate mentre i rapinatori cercavano addosso al ragazzo soldi ed oggetti preziosi. Nella zona dove è accaduto il fatto non sono presenti telecamere di videosorveglianza.
«Il territorio comunale è vasto, soprattutto per quanto riguarda le contrade», dice l'assessore alla sicurezza, Tonia Paolucci, «nel nuovo progetto di videosorveglianza, finanziato dal ministero dell'Interno, sarà installato qualche impianto nella zona del polo fieristico. Le contrade ci hanno sollecitato, ma altri ampliamenti potremo valutarli solo dopo aver coperto le criticità segnalate dalle forze dell'ordine. Entro fine mese dovremmo affidare i lavori. Certo è impensabile poter coprire tutto il territorio. Dal canto nostro dove stiamo realizzando opere pubbliche, dalla rigenerazione urbana di Olmo di Riccio al palazzetto dello sport, stiamo prevedendo anche l'installazione di telecamere».
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