Pochi posti ancora liberi «Un anno di autonomia» 

Il sindaco annuncia 600 nuovi loculi entro dicembre per chi ancora non li ha «Abbiamo circa 400 decessi ogni 12 mesi». Sollecito alla ditta per togliere le gru

LANCIANO. Le due grandi gru ancora da togliere a tre anni dalla fine dei lavori; la chiesa da ultimare per una spesa di circa 500.000 euro e 600 posti da creare per evitare tra un anno di trovarsi senza loculi per i nuovi decessi. Sono gli interventi da fare nella prima grande opera dell’amministrazione comunale Pupillo: l’ampliamento del cimitero centrale di via Della Pace con 3.300 loculi e una chiesa. L’opera, definita dallo stesso Pupillo «monumentale», ha richiesto 4 anni di lavori, oltre 6 milioni di euro, ed è stata ultimata dalla ditta Cem tre anni fa. Questa ora è stata invitata dalla giunta a togliere le grandi gru servite per spostare materiali per lavori imponenti con lo scavo sceso fino a 12 metri di profondità, che hanno chiesto l’impiego anche di 20 operai al giorno, l’uso di 2 milioni di chili di ferro e 12 mila metri cubi di calcestruzzo.
«I lavori fatti dalla lancianese Cem sono stati ultimati da tempo», dice il sindaco Mario Pupillo, «l’opera per noi è importante ed è la prima che abbiamo seguito dall’insediamento. Nel 2011, infatti, fummo costretti ad annullare la gara precedente che aveva dei vizi procedurali, rifarla, vincere dei ricorsi, sottoporci alle proteste dei cittadini e poi finalmente affidare i lavori nel 2013, finiti tre anni fa. Abbiamo infatti chiesto alla ditta di smontare le gru. Ora bisognerà fare i lavori all’interno della chiesa, dove ci saranno anche delle urne cinerarie, ma dobbiamo fare il bando. Sarà una gara credo da circa 500.000 euro per mettere pavimento, infissi e impianto elettrico».
Ma l’intervento più urgente da fare, oltre che spostare le gru e finire la chiesa, è la costruzione di un nuovo blocco per i nuovi decessi. «Abbiamo circa 400 morti l’anno», riprende Pupillo, «come dimostrano i dati dell’anagrafe e, sembrerà strano, pochi posti nel cimitero. I 3.300 loculi nuovi sono stati quasi tutti venduti, ma a scarseggiare sono i posti per i decessi avvenuti. Abbiamo un’autonomia di un anno, il tempo che ci serve per realizzare una nuova costruzione da 600 posti nella parte dei blocchi 16 e 17, dedicata ai decessi. Quell’area doveva essere lasciata per la realizzazione del forno crematorio, che invece sposteremo. Stiamo ancora facendo studi con l’Anxam e la Asl ma preferiamo spostare l’impianto dalla zona del blocco 16 nell’area invece oggi occupata dalle gru. È meno impattante e crea meno problemi ai camion visto che per arrivare al blocco 16 ci sono parti in discesa, invece l’area del 2 bis è pianeggiante».
Ma serve davvero il forno crematorio? Le cremazioni sono ancora poche nel Comune, una dozzina l’anno, ma è anche vero che per poterle fare bisogna recarsi o a San Benedetto o a Bari e attendere anche una ventina di giorni. Un impianto a Lanciano potrebbe incentivarle, ma il costo è di circa due milioni di euro.
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