Porto, approvate le linee-guida del progetto

San Vito, nuovo bando per lo scalo turistico. Il sindaco: vogliamo riqualificare anche le aree di risulta

SAN VITO. Sono passate con i voti della maggioranza nel consiglio comunale di venerdì le linee guida per la gara d’appalto per la progettazione, costruzione e gestione del porto turistico con l’annessa riqualificazione del waterfront, delle aree costiere come quelle di risulta. Un atto che apre la strada al nuovo bando per il porto, dopo che il primo, nell’agosto scorso, andò deserto.

«Un bando servito per testare il mercato e farci capire che non è redditizio un investimento privato per la sola realizzazione del porto (opera da 20 milioni di euro, ndc)», ha detto il sindaco Rocco Catenaro, «per questo abbiamo deciso di abbinarci la riqualificazione delle aree di risulta vicino alla “Via Verde”, come la vecchia stazione e sottostazione, la ex fornace, riqualificabili in strutture ecosostenibili. Non si tratta quindi di nuove costruzioni», precisa il sindaco, «ma della riqualificazione di quelle esistenti, trasformabili in attività ricettive come stabilimenti balneari o chioschi alimentari, come previsto anche nel progetto della via verde».

Il nuovo bando, che sarà pubblicato entro una ventina di giorni, conterrà la progettazione esecutiva, costruzione e gestione del porto e la progettazione a ogni livello degli interventi per la sistemazione del waterfront. «L’iniziativa vuole centrare l’obiettivo di realizzare una struttura portuale d’eccellenza a servizio del turismo della costa», aggiunge Catenaro, «di rigenerare tutte le aree contermini, quelle in particolare della ferrovia, che saranno recuperate dal degrado a causa del loro abbandono e di creare posti di lavoro».

Diverso il parere dell’opposizione che ha votato contro l’atto. «La lista San Vito Bene Comune è contraria alla realizzazione di una infrastruttura, per la cui progettazione preliminare è stato necessario accedere a un mutuo da 240mila euro alla Cassa depositi e prestiti, che non corrisponde ad alcuna domanda né economica né sociale del territorio sanvitese», dice il consigliere Roberto Nardone, «poi il primo bando, andando deserto, ha mostrato la difficoltà di trovare imprese interessate a un investimento di un’opera tanto sproporzionata quanto inadeguata per il territorio. Nonostante ciò ci sarà un nuovo bando, altri 7mila euro di spesa, che per giunta allarga l’intervento anche a quelle aree di risulta che non c’entrano perché appartengono al corridoio Verde e sono legate alla proprietà di Ferrovie dello Stato».

Teresa Di Rocco

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