Precari Asl, esplode la rabbia degli operatori 

Protestano oss, infermieri e medici del 118. Ma l’azienda sanitaria apre al percorso di stabilizzazione

CHIETI . La Asl si impegna a convocare il tavolo permanente contro la precarietà e ad aprire percorsi di stabilizzazione, come chiesto dalla Fp-Cgil nel corso della protesta di ieri mattina davanti alla sede della direzione generale Asl al Santissima Annunziata. Sono 250 gli operatori socio-sanitari ancora precari, 200 gli infermieri e una decina i medici precari del 118.
La battaglia contro la precarietà è stata fatta propria anche dal sindaco Diego Ferrara, che ieri mattina ha preso parte al presidio organizzato da Giuseppe Rucci della Fp-Cgil. Insieme a Ferrara sono scesi a parlare con la delegazione di manifestanti anche il direttore generale Asl Thomas Schael, il direttore amministrativo Asl Giovanni Stroppa e la responsabile delle risorse umane Asl Manuela Loffredo. «Siamo soddisfatti per gli impegni presi dai vertici Asl», ha detto Rucci, «la precarietà, visti i grandi numeri con cui questo fenomeno si presenta in provincia, è una vera e propria emergenza della sanità locale. Qui ci sono persone che, pur non avendo le tutele e le sicurezze di chi ha un contratto stabile, hanno portato avanti i reparti ospedalieri anche nel difficilissimo periodo Covid».
Come gli operatori socio-sanitari del reparto di Medicina Covid del Santissima Annunziata: «Nel periodo più duro dell’emergenza», ha riferito uno di loro, Giancarlo D’Onofrio, «molti si sono ammalati proprio di Covid. In reparto siamo rimasti solo noi, senza tutele contrattuali, a fare turni massacranti per mandarlo avanti». (a.i.)
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