San Salvo, 450 candidati per quattro posti in Comune

Concorso per due educatrici e altrettanti autisti, partecipanti da tutta Italia. Molte le donne e c'è anche una ragazza col pancione

SAN SALVO. Daniela aspirante educatrice chiude il quaderno di appunti e lo ripone nello zaino. "Andrà come andrà", sospira mentre si mette in coda. Bottiglietta d'acqua, carta d'identità e una massicia dose di fatalismo: armi necessarie per lei e i 900 (in realtà ne sono arrivati poco più di 450) candidati che hanno affrontato ieri nella palestra di via Verdi la prima prova del concorso per due posti da educatrice d'infanzia e due da autista di scuolabus. S

otto un cielo plumbeo che minacciava acqua, i candidati ieri mattina hanno cominciato ad arrivare alla spicciolata nel parcheggio della scuola alle 8,30. Il 90% di loro è di sesso femminile. Qualcuna ha il pancione. Qualcun'altra si è fatta accompagnare dal marito e ha portato con se il bebè. Molte, come Daniela che viene da Manfredonia, hanno fatto tanta strada per arrivare a San Salvo.

I candidati residenti in Sicilia e Sardegna hanno rinunciato alla prova. In compenso un quarto del piccolo esercito di aspiranti educatrici abita in Puglia. Le accomuna la speranza che questa sia la volta buona. «Ho già fatto un concorso simile in Puglia», racconta la barese Luisa Cioce, una laurea in Scienza dell'educazione e tanti lavoretti saltuari. «Ogni volta è un terno al lotto, dipende tanto dalla fortuna».

Ieri ai concorrenti è stato sottoposto un questionario con trenta domande: test di psicologia, diritto, cultura generale e medicina. Domande a risposta multipla su argomenti riguardandi l'educazione e la cura dei minori. Molti sono caduti sui quiz di medicina. «Francamente non ricordavo molto del metodo Ortolani, il metodo diagnostico che prende il nome dal pediatra Marino Ortolani, lo scopritore della diagnosi precoce della lussazione congenita dell'anca nei bambini», si rammarica Anna Gabrielli, arrivata fin qui da Lecce (una trasferta di 400 chilometri). La ragazza è stata chiamata a sostenere la prova alle 9. «So già che è andata male. Pazienza è stata comunque una esperienza», riflette a voce alta. Nel suo gruppo c'erano 175 concorrenti. Un secondo gruppo di aspiranti educatrici formato da altre 170 ragazze è entrato alle 10,40. Nel pomeriggio alle 15 è toccato ai 97 aspiranti autisti.

I candidati, dopo il meticoloso controllo dei documenti, sono stati sistemati nella palestra della scuola. Tutti in fila, seduti nei banchi, guardati a vista dai dirigenti comunali. Sul banco un pennarello, un foglio con il regolamento e una busta sigillata contenente il questionario. «Questa è la prova più impegnativa», dice Mariangela Saccinto di Bari. «Basta sbagliare poche risposte e rischi di essere fuori».

La scrematura di ieri porterà ad individuare i migliori cinquanta candidati che parteciperanno alla seconda selezione. Dai cinquanta usciranno i quattro vincitori. «Non mi aspetto proprio niente da questo concorso. Ho partecipato perchè è uno dei pochi indetto a livello nazionale eppoi perchè è sempre una esperienza», dice prima di entrare, Marilda Parente, di San Buono, una laurea in psicologia già conseguita e una specializzazione in arrivo. «E visto che l'attesa di un posto di lavoro potrebbe essere lunga ho deciso di gestire dal prossimo autunno a Vasto un corso di danza del ventre. Produce grandi benefici alla psiche», assicura.

Accanto a lei c'è Martina di Montesilvano, una veterana di questo tipo di concorsi. Ne ha già fatti cinque. «I quiz sembrano una cosa facile. Non è così. Quando hai il foglio davanti è tutto più difficile. Speriamo questa sia la volta buona». Mentre parla, Martina tiene fra le mani un amuleto, un piccolo delfino. «Per la verità, fino ad oggi non mi ha fatto vincere. Però non si sa mai». Nel capannello di parenti che aspetta l'uscita dei candidati c'è speranza, ma anche un po' di amarezza. «Vorrei tanto che mia figlia riuscisse ad entrare. Non tanto per l'ammontare dello stipendio, ma per la garanzia di un posto fisso. Oggi come oggi è una chimera», sospira Anna Izzi di Termoli, madre di una candidata.

Fra qualche giorno agli ammessi verrà comunicata la data della seconda selezione. Intanto, altri 101 giovani si preparano a sostenere a San Salvo il 16 settembre il concorso per l'assunzione di un ingegnere e un architetto. Anche in questo caso le domande sono arrivate da tutta Italia. Resta da vedere se i candidati che hanno presentato i curriculum a novembre 2009 nel frattempo ci hanno ripensato o hanno trovato un altra occupazione.

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